VENETO

ANTOLOGIA

La demografia regionale

La riduzione della platea dei potenziali lavoratori
Via dal Veneto 40 mila giovani in dieci anni
La cruciale differenza tra andarsene per scelta
e andarsene perché si è con le spalle al muro


    Il tema della riduzione "all'origine" della popolazione veneta e più generalmente italiana è tornato su due quotidiani regionali in questa settimana.
    Il direttore del "Mattino di Padova" ne ha fatto oggetto del suo editoriale domenicale, incentrato sulla emigrazione giovanile dal Veneto. A conclusione Fabrizio Brancoli propone un impegno per il Veneto: "diventare la destinazione dei sogni e non una banchina di partenza".
    Casualmente, sullo stesso numero del "Mattino di Padova" l'economista Paolo Gurisatti cita il caso di Paola Egonu.
    Il tema dell'emigrazione giovanile è citato anche da Luca Cifoni sul "Gazzettino", che riferisce l'allarme lanciato dalla Banca d'Italia, con una dettagliata pubblicazione del suo Servizio studi, sul numero degli italiani in età lavorativa.


Il Mattino di Padova

12 febbraio 2023

Fabrizio Brancoli / Paolo Gurisatti

Fabrizio Brancoli - Questo giornale ha illustrato un rapporto della Fondazione Nordest che racconta un esodo amaro, accaduto in un decennio (2011-20): il Veneto ha perso oltre quarantamila giovani (24-39 anni), "emigrati" fuori regione: vale tutto, dalla Lombardia al Perù. (…) 8.425 di queste persone così decisive sono laureate nelle università venete: formate qui, ma destinate a farsi valere altrove. Sono sempre di più. Certo, non è un problema solo veneto: i laureati italiani con la valigia sono ormai un fattore. E non c'è niente di male: si fanno esperienze. Ma va considerata la cruciale differenza tra andarsene per scelta e andarsene perché si è con le spalle al muro.
Paolo Gurisatti - Il sindaco di Cittadella si scaglia contro la pallavolista Egonu, dicendo che cerca solo visibilità personale. (…) Paola Egonu, grande campionessa di pallavolo, ha messo sul piatto la sua reputazione personale, per rappresentare quella parte di veneti che non ottiene diritti, perché ha la pelle "marrone". Si è fatta rispettare, anche dalle rappresentanze locali, perché ha sfatato la favola veneta che immigrati e neri ricevano mille attenzioni, a dispetto dei nativi, e che lei stessa ne stia solo approfittando.

Il Gazzettino
10 febbraio 2023

Luca Cifoni

Bisogna partire proprio dall'elemento demografico: nel nostro Paese la popolazione in età attiva si restringe costantemente perché anno dopo anno entrano a farne parte giovani appartenenti a "coorti" sempre più ristrette per effetto della denatalità, mentre ne escono verso la pensione generazioni più "abbondanti". (…) La riduzione della platea dei potenziali lavoratori - già grave per il solo effetto delle minori nascite - è acuita dalla fuga verso l'estero di una porzione non trascurabile dei nostri giovani

Estratto e titolazione a cura della redazione di Euganeo.it


Aggiornamento
12 febbraio 2023
Scrivi al senatore
Tino Bedin