RASSEGNA STAMPA

Il Mattino di Padova
1 agosto 2004
di Nicola Stievano

Bocciato e contestato il trasferimento del centro di riabilitazione a Padova
Conselve: "Chiudere l'ospedale è un'assurdità"

"La giunta regionale faccia marcia indietro sulla proposta di togliere il centro di riabilitazione e confermi la struttura di Conselve come ospedale riabilitativo della rete con attività in stretta connessione con l'azienda ospedaliera di Padova". Questo l'invito espresso venerdì dal consiglio comunale di fronte all'ipotesi di un ridimensionamento del centro di riabilitazione, in attività da ormai sette anni e con risultati riconosciuti non solo dai pazienti ma anche dagli addetti ai lavori.
Il consiglio comunale inoltre chiede alla Regione di tener fede agli impegni presi qualche anno fa con lo stanziamento dei fondi per la messa a norma del reparto e il potenziamento dell'attività di riabilitazione. "La proposta della giunta regionale è incomprensibile" sostiene il sindaco. Sguotti, nella sua relazione al consiglio, la bolla come "illogica, perché va a screditare anche la stessa Regione che aveva indicato l'esperienza di Conselve come modello dei servizi riabilitativi. E al danno della perdita di un servizio così qualificato si aggiunge la beffa della "conferma" della riabilitazione dell'Usl 17 non ancora attivata. Le ingenti risorse spese per dare una struttura riabilitativa e assicurare un modello più efficace di gestione ospedaliera risultano così vanificate. Mi sembra sia da irresponsabili un'azione che non è in grado di tener conto dei numerosi benefici che il centro ha portato a coloro, e sono molti, che hanno ottenuto un vero aiuto dal lavoro di squadra dei professionisti del nostro ospedale". Il sindaco fa sapere di aver già preso contatto con i comuni vicini per concordare un'azione unitaria.
Condanna senza appello anche dalla minoranza. Antonio Ruzzon e Massimo Degan ricordano che la scelta della riabilitazione si era rivelata giusta, come confermano gli ottimi risultati di questi anni e l'alto profilo specialistico raggiunto. "Il mancato avvio della ristrutturazione ci ha lasciati tutt'altro che tranquilli nonostante le rassicurazioni da parte del sindaco che tutto stava procedendo correttamente. E' difficile capire se tutti si sono fatti beffa dei nostri amministratori o se quello che ci veniva detto non corrispondeva al vero. Va chiesto un confronto diretto con l'assessore regionale alla sanità e la 5ª commissione".

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5 agosto 2004
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