RASSEGNA STAMPA

Il Gazzettino
31 luglio 2004
di Claudio Bertoncin

Bassa Padovana. Dure critiche alla decisione della Regione
Tagli alla sanità: Conselve beffata

Oltre al danno, la beffa. Quaranta posti letto di riabilitazione ad alta specializzazione cancellati con un colpo di spugna, perchè frutto di un "mero errore di trascrizione" attuato sette anni fa nelle schede di programmazione regionale.
"E pensare che all'epoca ci è stata imposta la scelta tra la permanenza nei ranghi dell'Usl 17 e il passaggio all'azienda ospedaliera di Padova, in quanto il centro di riabilitazione è nato sotto l'egida dell'Usl padovana - fanno sapere i dipendenti - Ed ora cosa succederà? Ci manderanno a lavorare tutti a Padova o torneremo all'Usl 17?".
Sull'annunciata chiusura dell'ospedale di Conselve si stanno già fronteggiando gli schieramenti politici.
"Le ultime scelte della giunta regionale in materia di programmazione ospedaliera costituiscono un'ulteriore minaccia alla qualità della sanità pubblica - esordiscono i consiglieri regionali Margherita Miotto, Franco Frigo, Giovanni Gallo e Paolo Paolucci - Come un coniglio estratto dal cappello, la giunta Galan inventa il trasferimento della riabilitazione da Conselve all'Azienda ospedaliera di Padova. A Conselve sono stati stanziati miliardi di lire per gli investimenti, ma giacciono tuttora in banca inutilizzati. C'è un reparto funzionante al cento per cento, saturo al punto che presenta lunghe liste d'attesa, mentre a Padova, in Azienda ospedaliera, non entra più uno spillo, tale è la assoluta carenza di spazi".
"Alzeremo le barricate finché non sarà chiaro il contesto da cui è nata questa idea singolare - continuano i rappresentanti dell'Ulivo - Non è mai stato rilevato né dai direttori generali, né dai sindaci che la riabilitazione a Conselve fosse frutto di un "errore di trascrizione" della scheda che riguarda l'ospedale conselvano e tanto meno che siano in corso flessioni nei bisogni di riabilitazione. Si vuole forse creare l'emergenza logistica per individuare soluzioni di emergenza? Alla faccia della tanto sbandierata programmazione che dovrebbe avere la delibera della Giunta di questi giorni. Ora parte la mobilitazione per salvaguardare il diritto alla salute dei cittadini, compromesso da questa improvvida decisione della Giunta regionale di centrodestra".

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31 luglio 2004
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