RASSEGNA STAMPA Il Gazzettino 22 giugno 2004 di Ferdinando Garavello |
CONSELVE Attacco Ds alla Provincia sulla gestione di Cosecon "Troppo pochi decidono per conto dei 116 soci" Le mani sul Cosecon: secondo i ds la firma del patto parasociale, che permette ai soci più importanti di scegliere autonomamente quali decisioni portare al voto nel consiglio d'amministrazione, sarebbe solamente un metodo per accaparrare potere da parte di pochi eletti, fra cui la Provincia. Il consorzio Cosecon è una società a prevalente capitale pubblico, nata nel 1967 come consorzio per lo sviluppo economico e sociale del Conselvano, trasformatasi solo nel 1995 in società per azioni: ne fanno parte 116 soci, fra comuni, le Provincie di Padova e Venezia, associazioni, nonché istituti di credito che si affidano alle decisioni di sviluppo economico e territoriale della società. "Quale utilità possiamo trovare - è l'attacco dei ds - nell'accettare una serie di decisioni in mano ai pochi eletti che detengono la maggioranza delle azioni?". Inoltre la Spa avrebbe allo stato attuale un passivo enorme, di oltre 80 milioni euro, dei quali ben 61 sarebbero esigibili dalle banche entro 12 mesi. "Denunciamo in modo netto - attacca il capogruppo Ds in consiglio provinciale, Elisabetta Leban - l'appropriazione personalistica di Cosecon da parte di sindaci che non avrebbero potuto essere rieletti e la perdita del controllo democratico su decisioni che incidono profondamente nel territorio". "È da sottolineare inoltre - prosegue Leban, appoggiata nelle sue considerazioni dal consigliere regionale Gianni Gallo, dal capogruppo della Margherita in consiglio provinciale Mariano Schiavon e dal portavoce diessino della Bassa, Devis Rizzo - il pericolo di crack della società, che con 81 milioni di euro di debito non offre grandi prospettive". |
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11 luglio 2004 rs-973 |
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