Sulle ragioni degli aumenti in bolletta in materia di acqua, le posizioni di Ds e Margherita sono piuttosto critiche. Mariano Schiavon , capogruppo della Margherita, ed Elisabetta Leban, capogruppo dei Ds, hanno deciso di presentare una mozione sul caro acqua con la quale chiedono al presidente della provincia Vittorio Casarin non solo di bloccare il provvedimento deciso dall'Aato Bacchiglione in materia di aumenti, ma di promuovere le iniziative opportune, come già è stato fatto per l'Aato Brenta, per arrivare ad un unico gestore e ad un'unica tariffa all'interno dell'Ambito. "Come si può pensare di arrivare ad una tariffa unica nel 2006 quando nel 2004 sono stati decisi aumenti altissimi per le zone della Bassa e del Piovese, mentre a Padova tutto è rimasto invariato? sostiene Schiavon. Un utente di Padova e dell'Alta pagherà 50 euro per un'utenza media di 164 metri cubi d'acqua, mentre una famiglia del Piovese per gli stessi consumi pagherà 100 euro. Insomma, si allargano notevolmente le differenze tra le tariffe dell'acqua nel territorio provinciale ma, soprattutto, si penalizza la parte più debole e meno dotata della provincia. Questa sproporzione è ingiustificata, e tra le altre cose sembra proprio un'abile mossa politica, un modo per tenere buoni i padovani in vista delle prossime elezioni".
"Perché i cittadini dovrebbero pagare investimenti e manutenzione straordinaria con il rincaro delle bollette? Si devono chiedere i finanziamenti alla Regione, non ai cittadini per questi investimenti così costosi e soprattutto necessari. Già l'anno scorso c'erano stati aumenti considerevoli, sempre giustificati con investimenti, ma non ci risulta sia stato fatto, avviato o almeno programmato alcunché al fine di migliorare la qualità e il servizio di distribuzione dell'acqua per i cittadini serviti da questo Ambito" continua la Lebel. "L'unica cosa che constatiamo è un aumento degli oneri di gestione da quando sono nate le due nuove Autorità d'Ambito, anche per la lauta remunerazione dei suoi dirigenti".