RASSEGNA STAMPA

Il Mattino di Padova
23 gennaio 2004


Aato. Stipendio "arrotondato" del 23%? Naccarato (Ds) punzecchia Carraro
Ma il direttore dell'Aato ribatte "Quelle cifre esistono solo sulla carta non ho mai percepito un euro in più"

Le cifre parlano chiaro: nel bilancio di previsione 2004 dell'Aato Bacchiglione le spese per lo stipendio del direttore dell'ente infatti passano da circa 100 mila euro a 127 mila euro nel prossimo anno. L'aumento perciò supera il 23%. "Mi chiedo: qual è la categoria professionale del nostro Paese che intasca un aumento così elevato in termini percentuali?" attacca Alessandro Naccarato, capogruppo in consiglio comunale dei diessini che ha più volte sostenuto la necessità di scioglimento dell'Aato. "E' un ente che ha fallito su tutta la linea, dall'unificazione della tariffa ai tanti problemi sull'acqua rimasti aperti" rincara "e che aumenta lo stipendio al proprio direttore in maniera inspiegabile rispetto all'andamento economico del Paese". Ben diversa la versione dei fatti fornita dall'interessato: "Non c'è nessun aumento di stipendio. Quelle sono solo cifre sulla carta, io non ho mai percepito un euro in più" si difende Vanni Carraro, direttore generale dell'Aato "si tratta esclusivamente dello scrupolo di un contabile che in sede di bilancio di previsione ha indicato un aumento nel capitolo di spesa in previsione di eventuali aumenti dello stipendio, visto che è in discussione il contratto nazionale di lavoro dei dirigenti. Certo, avrebbe fatto meglio a non prevederlo: almeno avremmo evitato le strumentalizzazioni politiche". Diversi sindaci infatti, all'assemblea dell'autorità di ambito territoriale, avevano protestare contro un aumento che, secondo loro, andava a ricadere sulle tariffe dei cittadini. Rimangono immutati invece gli stipendi degli altri membri del consiglio d'amministrazione, decisi il 20 dicembre 2000. Il presidente Tonellotto si manterrebbe con uno stipendio lordo di 37 mila euro l'anno, Luciano Muraro invece avrebbe come remunerazione oltre 27 mila euro. Per i consiglieri Franco Milani e Luigi Tassoni lo stipendio è di 24 mila euro l'anno. Gli altri consiglieri, infine, ricevono un gettone di presenza di 125 euro a seduta, come indennità a causa delle altre cariche che ricoprono gli stessi consiglieri. Secondo l'Aato, quindi, l'aumento delle spese nel bilancio di quest'anno è quindi riconducibile solo all'aggiornamento della ricognizione delle opere del servizio idrico integrato: "Si faranno i rilievi della rete idrica in quei comuni dove il servizio era gestito in economia" affermano "e dove mancava oppure era incompleta, anche la cartografia relativa all'ubicazione delle condotte".

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23 gennaio 2004
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