Outlet: per il Comune sfumano 850mila euro
"La mancata realizzazione dell'outlet nell'area commerciale individuata a Conselve comporta una perdita economica per il Comune, ma il rapporto tra danni e benefici è sempre da valutare. I conti si fanno alla fine". Non ha dubbi il sindaco di Conselve Luciano Sguotti, che analizza lo slittamento a data da destinarsi dell'arrivo del centro della McArthurGlen in termini di variazione dell'aliquota Ici. "All'epoca della presentazione del progetto - aggiunge il primo cittadino -, ovvero nel 2001, era stato calcolato un gettito Ici per gli oneri di urbanizzazione pari a 350mila euro, ai quali andavano aggiunti altri 500mila euro che la società immobiliare incaricata della realizzazione della struttura si è impegnata a pagare all'amministrazione comunale come una sorta di "risarcimento" per l'impatto dell'outlet sul territorio". Ma Sguotti non vede la perdita di introiti per il Comune in modo polemico. "L'area dove dovrebbe sorgere il centro - precisa - ha una destinazione commerciale che, se il progetto va a monte, potrà essere sfruttata in altro modo. Forse con uguali benefici economici e un minore impatto ambientale". Stando alla documentazione presentata in Comune dalla McArthurGlen, la società ha ancora un anno di tempo prima che scadano le autorizzazioni ottenute nel 2000 dal predecessore di Sguotti. "L'intero progetto di outlet è "ostaggio" delle opere di urbanistica a esso connesse - afferma il primo cittadino - Senza gli interventi di adeguamento della viabilità locale previsti nel piano, la struttura non potrà essere costruita". Durante la campagna elettorale, il sindaco Sguotti aveva firmato un accordo con gli ambientalisti, al fine di evitare che l'arrivo dell'outlet avesse ripercussioni paesaggistico sulla zona. "Se fosse per me - conclude il sindaco di Conselve - inserirei i centri commerciali nei centri storici invece di privilegiare strutture enormi costruite ad arte. Mi rendo conto che un centro di tali dimensioni potrebbe portare un notevole incremento occupazionale, ma non sarebbe elevato dal punto di vista qualitativo. Ad ogni modo, sono convinto che la grande distribuzione monoprodotto non deve snaturare il territorio".
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