Annullato il Prg di Ponso ritenuto dal giudice amministrativo "manifestamente inconferente, illogico e contradditorio". Queste le motivazioni della clamorosa sentenza n. 52/22 con cui il Tar del Veneto, presidente Baccarini, consigliere Antonelli, lo scorso 29 ottobre ha annullato per incompatibilità il Prg di Ponso condannando, inoltre, l'amministrazione comunale al pagamento di 2500 €. Approvato dal consiglio comunale lo scorso luglio, il Prg è stato impugnato da un privato di Bresega che chiedeva, inutilmente, di trasformare la sua area rurale in edificabile. Non avrebbe avuto nulla da ridire contro il diniego se tutte le aree vicine alla sua non fossero state a loro volta diventate edificabili.
Ora il Comune è senza strumento urbanistico. Potrà fare ricorso al Consiglio di Stato o, in alternativa, trovare un accordo col privato che si è affidato alla difesa legale dell'avvocato Michele Greggio. Il cittadino aveva presentato le sue osservazioni, che però non erano state accolte. Queste le motivazioni addotte dai progettisti, gli architetti Marangon e Seno, e dall'amministrazione comunale: l'area era al centro di una causa pendente, quindi non poteva essere trasformata in edificabile. La variante è stata approvata in consiglio comunale con la delibera nº23, il passo successivo sarebbe stato il vaglio in Regione. Ma il cittadino di Bresega non si è dato per vinto e si è rivolto allo studio legale di Padova. Il ricorso è stato presentato un mese fa e la causa è stata discussa il 29 ottobre. I giudici amministrativi hanno ritenuto grave il vizio tanto da emettere un'immediata sentenza anziché una sospensiva. Insomma il Tar è entrato nel merito.
Una sentenza analoga era stata emessa la scorsa estate sempre dal Tar sul Prg di Cartura, ma in quell'occasione il giudice amministrativo aveva evidenziato un vizio di procedura. In questo caso, invece, il vizio è stato ritenuto talmente importante da azzerare l'intero piano. Una sentenza che farà rumore.