Difesa Ue, via all'Agenzia per le armi Martino: sarà operativa nel 2004, eviterà gli sprechi
Inizia a delinearsi con più precisione il profilo della difesa europea. Dall'Agenzia per gli armamenti al progetto per la creazione di una gendarmeria Ue e, nel 2010, alla piena interoperabilità delle forze europee, I diversi aspetti della difesa europea del futuro sono stati affrontati ieri al termine del Consiglio Ue Esteri e Difesa dal ministro Antonio Martino, che si è soffermato anche su un altro dei temi chiave del Consiglio, e cioè la situazione in Irak e la lotta al terrorismo: "Siamo tutti possibili bersagli", ha ammonito il ministro della Difesa, invitando i Paesi coinvolti contro il terrorismo a "superare alcune, peraltro legittime, differenze nel passato" e a ritrovare quindi "la comunità di intenti". Sulla difesa europea, Martino ha annunciato il varo dell'Agenzia per gli armamenti, che avrà sede a Bruxelles e che inizierà a essere operativa l'anno prossimo. "Dal momento che la difesa europea diventa un fatto al quale partecipano molti Paesi, bisogna cercare di evitare quelle duplicazioni e sprechi che hanno fin qui caratterizzato l'Europa della difesa", ha sottolineato il ministro, precisando che fra le aree chiave di competenza dell'Agenzia figurano "la capacità, lo sviluppo e la ricerca. La Ue spende la metà di quanto spendono gli Usa per la difesa, ma ottiene in termini di capacità solo il 10%: questo enorme gap esiste appunto perché ogni Paese cerca di dotarsi di tutte le capacità militare possibili a 360 gradi. Bisogna invece far sì che l'Europa diventi in questo settore competitiva, per offrire a Paesi Ue un rapporto di qualità tecnologica e prezzo conveniente, e di competere inoltre con i produttori non europei", ha puntualizzato il ministro, ricordando inoltre che "la piena operatività delle forze Ue è prevista per il 2010". Un altro progetto sul tavolo Ue è quello della creazione di una "gendarmeria europea", che operi nella fase intermedia delle missioni di pace, e cioè quella di collegamento fra la prima tappa di questo tipo di missioni, quella militare, e l'ultima, ossia quella civile. Questi e gli altri punti che dovrebbero alimentare il "decollo" della difesa europea - ha aggiunto Martino - saranno compresi in pieno dagli Stati Uniti, in primo luogo dal segretario di Stato Colin Powell, che oggi sarà a Bruxelles per una serie di incontri con la Ue.
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