CAMPOSAMPIERESE. Tosetto (Trebaseleghe) e Frasson (Borgoricco) guidano i colleghi contro la Finanziaria che sottrae i fondi a queste istituzioni Tagliati i soldi alle Unioni, sindaci in rivolta A rischio vigilanza per la sicurezza dei cittadini e altri servizi
"De profundis" per le Unioni dei Comuni di tutta Italia. Il grido d'allarme viene lanciato in questi giorni, a causa dei tagli previsti nella Legge finanziaria, anche in Veneto dalle Unioni del Camposampierese (sei Comuni per quarantacinquemila abitanti) e da quella dell'Alta padovana (tre comuni con un totale di oltre venticinquemila abitanti). Le due Unioni hanno convocato per dopodomani, alle 11, nella sala consiliare del municipio di Camposampiero, un incontro urgente con tutti i presidenti delle Unioni del Veneto, i sindaci ed i parlamentari della Regione. La classica goccia che ha fatto traboccare il vaso è la proposta della legge Finanziaria, attualmente all'esame del Parlamento, che non prevede, per la prima volta, il benchè minimo becco di un quattrino per le Unioni dei Comuni. Senza risorse finanziarie questi enti, nati dall'aggregazione di più comuni per la gestione più razionale ed omogenea di alcuni servizi come sicurezza, polizie municipali, finanza locale, rischiano il tracollo. "Se tale scelta fosse confermata - spiega Flavio Frasson (foto a sinistra), presidente dell'Unione del Camposampierese e sindaco di Borgoricco - l'esperienza associativa delle Unioni verrebbe compromessa. Un colpo non indifferente, messo a segno proprio nel momento in cui si stanno registrando i primi risultati positivi, sia in termini di validità istituzionale che di economicità ed efficacia nella gestione dei servizi". Il contributo statale ammonta ad oltre il trenta per cento delle risorse per le Unioni . Ad esso si aggiungono quelli strettamente locali di Regione e singole Province e quelli comunali. Con questo taglio i Comuni, già penalizzati nei trasferimenti statali, sarebbero costretti ad autofinanziarsi con pesanti ripercussioni sulle tasche dei cittadini. "È incomprensibile - aggiunge Roberto Tosetto (foto a destra), presidente dell'Unione dei Comuni dell'Alta Padovana e sindaco di Trebaseleghe - come la proposta di Finanziaria vada nella direzione opposta al sistema di norme legislative e contrattuali recentemente approvate dal governo stesso. È indispensabile incontrarci per sottoporre ai nostri parlamentari tutte le problematiche che si aprirebbero per le 250 Unioni e per gli oltre mille Comuni associati". A "saltare" sarebbero servizi chiave come la gestione congiunta della vigilanza, l'aggregazione delle varie polizie municipali, che ha consentito un maggiore dispiegamento sul territorio ed una capillare azione in stretto raccordo con le stesse forze dell'ordine. Verrebbero meno come, ad esempio, controlli notturni o pattuglie durante le festività natalizie e l'estate.
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