RASSEGNA STAMPA

Il Gazzettino
29 marzo 2003
di R. Pol.

Difesa. Approvato dal Consiglio dei Ministri il disegno di legge che accelera di due anni la modifica del modello delle forze armate
Dall'1 gennaio 2005 finirà la leva obbligatoria

Il servizio di leva obbligatorio sarà sospeso a partire dal primo gennaio del 2005. Lo prevede un disegno di legge approvato ieri dal Consiglio dei ministri.
Un disegno di legge che stabilisce dunque la sospensione anticipata del servizio obbligatorio e la disciplina dei volontari di truppa in ferma prefissata dell'esercito, della Marina e dell'aeronautica a completamento di un quadro di norme già in vigore che prevedevano una graduale sostituzione del personale di leva con volontari.In particolare il termine del primo gennaio 2007 già previsto per la realizzazione del modello di forze armate costituito interamente da professionisti viene ora anticipato al primo gennaio 2005.
A decorrere da questa data verrà sospeso l'obbligo di leva (che permarrà per tutto il 2004 per i nati entro 1985) "in considerazione del rapido mutamento dello scenario mondiale che sempre più richiede nelle forze armate - si legge nel comunicato finale del Consiglio dei ministri - elevati livelli di specializzazione e di professionalità a difesa dei valori primari della convivenza civile".Vengono quindi istituite le categorie di volontari in ferma prefissata per un anno, di volontari di ferma prefissata quadriennale per i quali il disegno di legge disciplina tra l'altro modalità di reclutamento e trattamento economico nonché le modalità di accesso alle carriere iniziali.Per il ministro della Difesa Antonio Martino il Governo "ha assunto una decisione essenziale per accelerare il passaggio a Forze Armate composte da professionisti. Ciò corrisponde alle aspettative delle famiglie e dei giovani non interessati al servizio militare, favorendo nel contempo le aspirazioni di quanti intendono impegnarsi nella professione militare e nei successivi sbocchi occupazionali previsti dal provvedimento. Le Forze Armate vengono così dotate di uno strumento indispensabile per sempre meglio garantire la sicurezza nazionale e la partecipazione alle iniziative di pace. Auspico - ha aggiunto il ministro - che in sede parlamentare il provvedimento possa essere approvato con il più ampio consenso".
"Meglio tardi che mai. Il disegno di legge per l'anticipo dell'abolizione della leva è un provvedimento auspicato da tempo e che l'Ulivo aveva chiesto e previsto sin dalla finanziaria 2002" è il commento di Giuseppe Molinari, capogruppo della Margherita in commissione difesa della Camera. "Auspichiamo ora - aggiunge Molinari - che il ministro e il governo lavorino seriamente alla determinazione di una forma militare comune in sede europea". E proprio riguardo alla costruzione di una Difesa europea è intervenuta Laura Cima, deputata dei Verdi alla commissione Esteri, che ha commentato: "Sarebbe opportuno un impegno del governo a sostegno di un progetto di difesa europea, anziché impiegare risorse nella costruzione di un esercito professionale, magari da impiegare nei numerosissimi conflitti che sconvolgono il pianeta".
La decisione del Consiglio dei ministri riguarda anche il servizio civile. Con la soppressione della leva obbligatoria scomparirà di conseguenza l'obiezione di coscienza al servizio militare. Il servizio civile diventerà volontario aperto indifferentemente a ragazzi e ragazze dai 18 ai 26 anni. I progetti di impiego andranno dall'assistenza all'ambiente, dalla protezione civile alla cultura. E potranno essere svolti anche all'estero. Il trattamento economico sarà equiparato a quello dei militari in ferma annuale, con un rimborso lordo per ogni volontario in servizio civile di 433 euro mensili.
Attualmente ci sono già 2700 ragazze arruolate che secondo le previsioni dovrebbero diventare 6000 col nuovo bando. Vale a dire quasi la metà dei quattordicimila effettivi previsti.

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30 marzo 2003
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