Bagnoli di Sopra. Il comandante della base "Ma a Bagnoli non ci sono caserme vuote"
Il Centro veneto per i clandestini in una caserma dismessa dell'Aeronautica militare di Bagnoli? La caserma di San Siro è pienamente operativa e perciò non può rientrare nell'elenco dei siti regionali dismessi. E neanche in futuro sembra destinata a un impiego, pur parziale, diverso dall'attuale: gli unici "ospiti" della base, insomma, resteranno i missili "Nike Hercules" della nostra difesa aerea. Ad affermarlo è il comandante della base che da decenni ospita l'Ottantesimo Gruppo Intercettori Teleguidati, il maggiore Luigi Strano: "Nessuna parte della base è chiusa o inutilizzata, siamo operativi al cento per cento e non c'è nemmeno l'eventualità di un dimensionamento della nostra struttura". Oggi il sottosegretario alla Difesa renderà noti i siti militari dimessi da riutilizzare per altri scopi, primo fra tutti il controverso centro di accoglienza per immigrati extracomunitari. E tra le varie ipotesi spunta anche la caserma di Bagnoli, dove però i militari dell'Aeronautica non hanno mai smesso di lavorare. "La base è divisa in due parti su un'area che si estende per un paio di chilometri a sud di San Siro" prosegue il maggiore Strano "ed è interamente adibita alla nostra attività. Non ci sono settori chiusi o dimessi perciò è impossibile anche solo ipotizzarne un uso diverso. Siamo operativi al massimo e finora non è stata mai nemmeno accennata l'idea di chiudere parte della base. Di questo ne sono più che certo e non ho alcun problema a dichiararlo". "L'unica novità prevedibile in futuro è quella di un cambiamento del sistema d'arma che richiederà una parziale riorganizzazione della base. Ma niente di più. Sotto la nostra giurisdizione c'è in effetti un sito dismesso" precisa il comandante "si tratta dell'ex base dell'81º Gruppo IT di Chioggia, è chiusa e a noi spetta la manutenzione ordinaria". A Bagnoli dall'agosto del 2001 il maggiore Strano, 37 anni di servizio nella difesa missilistica, conferma che la presenza dei militari a San Siro è ormai una consuetudine e molti degli ufficiali abitano nel Conselvano. E le occasioni ufficiali di incontro con i civili non mancano.
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