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PROMOSSO DAL CUAMM Numerose adesioni al digiuno-staffetta
Continua il digiuno-staffetta promosso dal Cuamm Medici con l'Africa di Padova dal 25 gennaio fino a domenica 22 giugno. "L'idea è nata dopo che, in ottobre, il direttore del Cuamm padovano don Luigi ha scritto una lettera contro la guerra preventiva all'Iraq - dice Ilaria Urbinati, responsabile Gruppi di sostegno e attività nel territorio - Un ex studente vicentino, Nereo Zamperetti, l'ha recepita e ha proposto un gesto concreto che esprima piena opposizione all'assurdità bellica". Un digiuno di 24 ore che ciascuno degli aderenti "consegna" all'altro come un testimone ideale in una lista che conta, sinora, circa 140 persone. Il primo a privarsi del necessario, il 25 gennaio, è stato don Luigi Mazzucato, direttore del Cuamm di Padova. "È un piccolo gesto per essere vicini a chi patisce la fame - spiega don Luigi - La guerra non è fatalità, dipende dagli uomini. Penso che la pace non possa regnare se ci sono sproporzioni enormi come tra i 4mila dollari annui del bilancio di Stato Usa per la salute, pro capite, e i 4 dollari all'anno disponibili in Etiopia per ognuno dei 60 milioni di abitanti. Si vuol scatenare quanto scrisse Paolo VI nell'enciclica "Populorum progressio" del '67: la collera dei poveri". |
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21 febbraio 2003 rs-417 |
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