Bae Systems-Finmeccanica in pista a Londra Difesa, l'Ams in maxiconsorzio Piano inglese da 26 miliardi per due nuove portaerei
Bae Systems, il colosso britannico dell'aerospaziale e dei sistemi di difesa, ha presentato ieri i componenti del mega-consorzio che si candida alla realizzazione della futura portaerei britannica. Tra questi figura Ams (Alenia Marconi Systems), la società in joint venture tra il gruppo inglese e l'italiana Finmeccanica, che potrebbe ottenere importanti ordinativi nel settore dei sistemi elettronici di informazione. Il nuovo vascello sarà più che doppio rispetto alle tre unità della classe Invincible da 20mila tonnellate che sono attualmente in dotazione con essenziale scopo anti-sottomarino. Esso servirà a proiettare sempre più all'esterno le capacità militari britanniche e avrà la possibilità di essere riconvertito in una fase successiva in una nave portaerei più tradizionale (Cv) rispetto al modello Stovl (Short take off and vertical landing) richiesto inizialmente e legato ai velivoli F-35 Joint strike fighter (Jsf). La nave della nuova classe, che è stata approvata recentemente dal ministero della Difesa britannico, avrà una stazza di oltre 50mila tonnellate, con 400 membri di equipaggio e 1.400 combattenti operativi totali considerando anche il settore aeronautico. La consegna delle due unità è prevista rispettivamente entro il 2012, nmel caso della prima, ed entro il 2015 per la seconda, con l'avvio della fabbricazione a partire dal 2003. Si tratta senza dubbio uno dei più ambiziosi progetti militari britannici dal dopoguerra: il valore della commessa è di 2,9 miliardi di sterline per le due navi (pari a 4,7 miliardi di euro) più altri 7 miliardi per l'intera vita del progetto, che si esaurirà nel 2040-50. Altri 10 miliardi saranno destinati alla parte aeronautica. Un piano di queste dimensioni, in totale si parla di 26 miliardi di euro, ovviamente rappresenta un vero banchetto per tutta l'industria del settore. Bae Systems ha voluto per tale motivo dimostrare ieri di essere in grado di mettere assieme una proposta nazionale con alcuni selezionati partner stranieri, tra i quali figurano anche gli italiani. Dando vita, inoltre, a un sistema integrato di cantieri, in varie regioni del Paese, che produrranno parti delle navi. Queste dovrebbero in seguito essere assemblate definitivamente nei cantieri di Rosyth in Scozia. Oltre alla Bae Systems (che è capocommessa e realizza parte del progetto) e alla Ams, gli altri partner del consorzio sono Swan Hunter (cantieristica), Babcock Bes (cantieristica), Vt (cantieristica), Northrop Grummann (aerospazio), Lockheed Martin (aerospazio), Rolls Royce (propulsione) e Eds (integrazione sistemi). I top manager di Bae hanno sottolineato di non avere alcun istinto protezionistico e che la loro proposta (che dovrà comunque passare al vaglio del ministero della Difesa britannico) servirà a rafforzare l'industria inglese. Mantenendo una sana concorrenza "ai piani bassi" e cioè a livello di sub-contratti.
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