RASSEGNA STAMPA

Il Mattino di Padova
4 settembre 2002
di Nicola Stievano

Il Comune ha perso il contenzioso al Tar, ma il sindaco Zambolin promette dei controlli a sorpresa sulle emissioni
Proteste per l'antenna telefonica
E' sorta in zona industriale a Tribano, famiglie allarmate

TRIBANO. Preoccupazione e proteste in paese per la vistosa antenna di telefonia mobile installata qualche settimana fa in piena zona industriale. Dopo una lunga controversia legale, in cui i gestori delle reti dei telefoni cellulari hanno avuto la meglio, l'impianto trova ora l'opposizione di alcune famiglie vicine preoccupate dalle possibili conseguenze delle emissioni elettromagnetiche. Dal canto suo il comune, sconfitto da una sentenza del Tar, afferma di avere le mani legate anche se promette dei controlli a sorpresa sulle antenne. Inizialmente l'impianto incriminato doveva sorgere, su richiesta della Tim, a ridosso del centro storico, ma l'amministrazione comunale lo scorso anno negò la concessione edilizia per motivi di tutela della salute pubblica. Immediato il ricorso della società telefonica al Tar che ha dato torto al comune condannandolo a rilasciare la concessione per l'impianto. Nel frattempo sempre in zona industriale ha trovato posto anche un'antenna mobile della Wind. Gli impianti però continuano a far discutere, in particolare qualche famiglia di via Cimitero, ad appena qualche centinaio di metri dai ripetitori. "Abbiamo saputo - spiega una signora che abita a ridosso delle antenne - che lassù potranno trovare posto altri tre gestori di telefonini. In municipio ci dicono che è tutto regolare, ma noi siamo preoccupati per le possibili conseguenze dei campi elettromagnetici. Qualche mese fa c'è stata una prima misurazione dell'Arpav, poi basta". Il sindaco Natalino Zambolin fa sapere che in futuro ci saranno altri controlli a sorpresa. "Purtroppo il Tar ha dato ragione alla società telefonica - spiega il sindaco - e siamo stati costretti a cercare il male minore confinando l'antenna in zona industriale, ad almeno trecento metri di distanza dalle prime abitazioni. Di più non potevamo fare, se non obbligare altri gestori a mettere i propri impianti nello stesso luogo, a cominciare dalla Wind che dovrà eliminare l'antenna mobile".

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11 settembre 2002
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