Solo due medici, macchinari vecchi, prestazioni a rilento Piove di Sacco. A Radiologia la "maglia nera"
La giunta fa visita all'ospedale: per fare gli auguri di Natale, visto il periodo, ma anche e soprattutto, per tastare il polso della situazione. Nelle ultime settimane sono giunte, infatti, nuove voci su possibili tagli al nosocomio piovese, in particolare per il laboratorio analisi. Sindaco e assessori hanno voluto, quindi, fare un giro per i reparti e parlare con i primari. Così hanno scoperto che a Radiologia mancano almeno tre medici, che Tac e altre strumentazioni sono ormai vecchie ed obsolete e andrebbero necessariamente sostituite. Che sarebbe pronta una stanza per ospitare la risonanza magnetica, ma che la Regione Veneto non ha dato l'autorizzazione per portare a compimento il progetto. Accompagnati dal primario del pronto soccorso Piergiorgio Zampieri, il sindaco Mario Crosta e gli assessori hanno visitato ben nove reparti, tutti ospitati nel nuovo monoblocco. Il primario di Radiologia, Fausto Pittarello, ha mostrato alcune strumentazioni all'avanguardia, come i nuovi monitor per le radiologie, ma non ha nascosto i tanti punti critici: la Tac è vecchia e ha bisogno di essere sostituita, così come tanti altri strumenti. Ci sono solo tre medici, quando per il numero di esami che vengono svolti ne servirebbero almeno cinque. E' anche per questo se le liste d'attesa, per ecografie e mammografie (un anno e mezzo) soprattutto, sono tanto lunghe. Nell'ospedale di Chioggia il numero di esami che viene svolto è almeno la metà, lì i medici di Radiologia sono cinque. L'ennesima contraddizione nella gestione dell'Usl 14: anche le analisi di laboratorio sono minori a Chioggia nonostante lì lavori il maggior numero di addetti al settore. E il problema del progressivo spostamento del laboratorio analisi da Piove di Sacco alla struttura clodiense è stato sollevato solo una decina di giorni fa in consiglio comunale da parte del consigliere Lino Conte. E' anche per questo se ieri mattina il sindaco e gli assessori hanno deciso, dopo una riunione di giunta, di recarsi subito all'ospedale. "L'impegno per garantire l'efficienza e le potenzialità del nosocomio - ha ribadito il primo cittadino Mario Crosta - è al massimo. La sanità è una questione su cui non intendiamo abbassare la guardia". Il secondo reparto visitato è stato quello di Neurologia, guidato dal primario Alberto Polo, poi Ortopedia, primario Giuseppe Pavanini: due reparti che, fortunatamente, funzionano bene. Nel reparto di Otorinolaringoiatria, del primario Tito Sala, sindaco e assessori si sono congratulati con la caposala, Camilla Cappellato, da ben trentasei anni impegnata nell'ospedale. Il primario Carlo Crivellaro ha accolto i visitatori nel reparto di Pediatria: ha mostrato con soddisfazione i disegni e le decorazioni eseguiti per rendere l'ambiente più famigliare ai bambini ricovearti. "Anche le infermiere, quando possono, si dedicano alla realizzazione dei disegni - ha raccontato il primario - spesso lo fanno anche insieme ai genitori". Dopo i reparti di Cardiologia, dove il primario Carmelo D'Amico ha illustrato l'attività alla giunta, la visita è proseguita a Geriatria, primario Lino Battistello. Infine il fiore all'occhiello dell'ospedale: l'Oncologia del primario Adriano Fornasiero: "Siamo gli unici in tutto il Veneto - ha detto il professore - a fare day hospital anche il sabato". La giunta tornerà in ospedale la vigilia di Natale per visitare i reparti di Psichiatria e Dialisi.
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