RASSEGNA STAMPA

Il Gazzettino
1 ottobre 2004

DIFESA Nessun giovane dovrà più presentarsi alla visita di leva anche se è già stato precettato perché entra in vigore la legge che abolisce il servizio militare obbligatorio
La naja diventa un ricordo, da oggi non c'è più
Neppure gli studenti dovranno chiedere il rinvio. Restano però invariati gli obblighi per i volontari in ferma annuale

Da oggi, 1 ottobre, nessun giovane dovrà presentarsi a visita di leva, anche se già precettato, e per gli studenti non sarà necessario alcun ulteriore rinvio per non fare il servizio militare. È l'effetto della legge n.226 del 2004, che sospende al 1 gennaio 2005 la chiamata al servizio di leva obbligatorio.
In particolare, sottolinea il ministero della Difesa, gli studenti, il cui ritardo del servizio di leva per motivi di studio scade oggi, non dovranno presentare alcuna ulteriore istanza di rinvio, analogamente a quanto già previsto per i giovani che beneficiano dello stesso rinvio fino al 31 dicembre.
La legge n. 226, com'è noto, prevede che la naja non sia più obbligatoria per i giovani delle classi 1985 e precedenti.
E il decreto ministeriale del 20 settembre 2004 ha fissato alla data di ieri l'ultima chiamata a visita di leva. Pertanto, a decorrere da oggi, sottolineano alla Direzione generale leva e reclutamento, "i giovani già precettati a visita presso i Consigli di leva di appartenenza o avviati dagli stessi presso gli ospedali militari per ulteriori accertamenti, non dovranno più presentarsi".
Restano invece invariate le chiamate a visita per coloro che abbiano presentato domanda di arruolamento in qualità di volontari in ferma annuale.
Intanto, è scattata all'alba di ieri in Sardegna l'esercitazione autunnale della Nato "Destined Glory 2004" (DG04) nella quale è impegnata la Forza di risposta Nato (Nrf) che fino al 16 ottobre rischiererà nell'isola e nelle acque circostanti anche le forze marittime ed anfibie dipendenti dal Comando delle Forze navali di intervento e supporto Nato (Strikfornato).
All'esercitazione, che punta a testare anche la raggiunta capacità operativa iniziale (Ioc) della Nrf, partecipano 9.500 militari, 47 navi e 46 aerei provenienti da 11 Paesi Nato (Belgio, Canada, Francia, Germania, Grecia, Italia, Olanda, Spagna, Turchia, Gran Bretagna e Stati Uniti d'America). Le forze impegnate nell'addestramento, è stato precisato dal Comando delle Forze alleate del Sud Europa, sono tutte a "elevata prontezza operativa in qualità di componente di forza congiunta, in grado di svolgere operazioni di supporto alla pace, di risposta ad una crisi o di difesa". La DG04 è la maggiore esercitazione anfibia condotta dalla Nato quest'anno, con l'obbiettivo di mantenere le forze Nato nello stato di prontezza operativa necessaria a reagire immediatamente a qualsiasi crisi.
Il supposto tattico dell'esercitazione, infatti, è stato studiato con lo scopo di migliorare la capacità della forze dell'Alleanza atlantica di svolgere operazioni multinazionali anfibie e di proiezione di forza marittima in risposta a stati di crisi, migliorando quindi il coordinamento e l'inter-operabilità in attività anfibie, terrestri, navali ed aeree".
La componente anfibia e di sbarco, non inserita però nella Nrf, sarà costituita prevalentemente dalla Forza anfibia e di sbarco italo-spagnola (Siaf/Silf), composta dal Reggimento San Marco e dai Reali fucilieri di Marina spagnoli. La sede del comando dell'esercitazione è stata installata nella Base aerea di Elmas (Cagliari) e nel poligono addestrativo di Capo Teulada, all'estremità più meridionale dell'isola, dove avverranno gli sbarchi e le attività a fuoco. DG04 è diretta dall'ammiraglio statunitense Gregory J. Johnson, responsabile del comando alleato del Sud Europa.

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10 ottobre 2004
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