RASSEGNA STAMPA

Il Mattino
3 maggio 2002
di Nicola Stievano


Riabilitazione al via
Come cambierà l'ospedale di Conselve. Il progetto è stato discusso ieri fra tecnici e dirigenti sanitari

CONSELVE. La riabilitazione nella Bassa Padovana è una partita che si giocherà a due. Saranno Conselve e Montagnana, da tempo ormai "orfani" di ospedali per acuti, a dividersi i 170 posti letto assegnati dalle nuove schede regionali per l'attività di recupero funzionale dei pazienti. E' ancora presto per dire in che misura verranno assegnati i posti, saranno le schede definitive a stabilirlo. Nel frattempo i due centri si stanno attrezzando. In particolare Conselve scommette sull'ex monoblocco, una struttura di circa vent'anni sottoposta ad un lifting da oltre 3,5 milioni di euro per ampliare l'attuale servizio di riabilitazione gestito dall'azienda ospedaliera di Padova in convenzione con l'Uls 17. Attualmente il centro di riabilitazione, guidato dal professor Roberto Marenzi, dispone di una quarantina di posti letto, sempre occupati, ma una volta completata la ristrutturazione potrà ospitarne almeno il doppio. Ed è proprio per affrontare i dettagli tecnico - giuridici dell'intervento da 7 miliardi che ieri i due direttori generali dell'Azienda Ospedaliera di Padova e dell'Uls 17 si sono incontrati con l'architetto Antonio Canini, responsabile della Regione per i lavori pubblici nel settore socio - sanitario, l'assessore al Sociale Antonio De Poli e il sindaco di Conselve Antonio Paoni per un primo confronto. E' il primo atto dell'iter progettuale da completare entro maggio 2003 per beneficiare del finanziamento del Ministero. "Conselve diventerà un centro di riferimento per la riabilitazione nel Veneto. - sottolinea De Poli -. I lavori permetteranno di sfruttare al meglio il monoblocco". "Un simile servizio - prosegue Giampalo Braga, direttore dell'azienda ospedaliera padovana - è presente in poche Asl del Veneto e la progettazione definitiva conferma la nostra volontà di andare avanti". Quanto ai dettagli del progetto c'è da aspettare ancora un po': "Abbiamo gettato le basi dell'intervento. - spiega Canini -. Il monoblocco, nato pediatrico ma poi sfruttato in altro modo, dovrà essere adeguato alle nuove esigenze".

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5 giugno 2002
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