RASSEGNA STAMPA

Il Mattino di Padova
11 agosto 2004


Salgono dell'8,6% i costi del nostro impegno militare

Continua a lievitare il costo delle missioni internazionali di pace: nel 2003, sono state finanziate con 541,29 milioni di euro per il personale e 437,01 milioni per il funzionamento, per un totale di 978,3 milioni: l'8,6% in più dell'anno precedente. Un incremento quasi per intero addebitabile all'impegno in Iraq. E' quanto emerge dalla relazione annuale della Corte dei Conti, che nel capitolo dedicato alla Difesa dedica ampio spazio a quell'attività di peace-keeping, addestramento delle unità locali e lotta al terrorismo internazionale che sembra imporsi sempre di più nel "dna" delle nostre Forze armate. Non è un caso - sottolinea la Corte - che nell'ultima Finanziaria sia stato istituito un Fondo ad hoc. Fondo con il quale "si dà atto che la partecipazione italiana alle missioni internazionali costituisce un'attività che, nel suo complesso e per la sua natura ha carattere continuativo e deve trovare, sotto il profilo della provvista delle risorse finanziarie, un'allocazione di bilancio certa e trasparente". Nel secondo semestre 2003 (e, quindi, per tutto l'esercizio) gli oneri di finanziamento per la missione in Iraq ammontano a 232,45 milioni, suddivisi tra Esercito (136,2 milioni), Marina militare (29,55 milioni), Aeronautica militare (32,49 milioni), Arma dei carabinieri (27,31 milioni) e Croce Rossa italiana (6,9 milioni). Nelle altre aree di intervento, aggregando i costi per aree di intervento su base annua, il dato più rilevante è quello dell'impegno nei Balcani con 464,91 milioni di euro, seguito dall'Afghanistan con 196,9 milioni, mentre quelli in Albania ed Etiopia-Eritrea si attestano, rispettivamente, a 5,16 e 4,68, quello ad Hebron a 1,82 e quello in Somalia e Sudan a 0,23 milioni di euro. Per la Corte, l'"evolversi dell'esperienza del controllo interno (con il Segretario generale che, per il bilancio 2004, diviene il Centro di responsabilità unico, ndr) e la scelta di rendere unitarie le decisioni in campo informatico sono segnali positivi in un contesto che (...) necessita di ricalibrare la programmazione nel corso dell'esercizio e di dotarsi di adeguati sistemi di monitoraggio della spesa".

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29 agosto 2004
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