RASSEGNA STAMPA

Il Mattino di Padova
28 aprile 2005
di Antonio Garzotto

Indagine sull'amianto-killer: ieri sopralluogo dei periti delle Procure
Radioattività nell'ex bunker del Venda

Emanazioni radioattive piuttosto intense (il considetto radom) sono state rilevate a sorpresa ieri nel corso del sopralluogo compiuto dai periti d'ufficio nominati dalla Procura militare e dalla Procura ordinaria nelle gallerie e nei cunicoli scavati nella roccia del Monte Venda, interamente rivestiti di amianto. Per 44 anni (dal 1954 al 1958) hanno ospitato migliaia di militari e tecnici del Iº Roc di Abano, che hanno operato in quella importante e munitissima base Nato ora trasferita - in superficie - a Poggio Renatico nel Ferrarese.
L'ispezione era stata disposta dall'autorità giudiziaria per verificare l'esistenza di condizioni di "pericolosità" negli ambienti in caverna tutti tappezzati di amianto, la fibra-killer che sinora avrebbe provocato una trentina di vittime uccise dal mesotelioma pleurico, il tumore mortale imputabile all'inalazione delle "polveri" del micidiale prodotto.
Tuttavia l'imprevista scoperta della radioattività ha provocato non poche perplessità anche se - secondo le prime indiscrezioni - sarebbe da attribuire ad emanazioni dovute alla particolare composizione geologica del colle. Come è noto tutta la catena degli Euganei è di origine vulcanica. Ora però si tratterà di valutarne l'intensità, di localizzarne le fonti emittenti e di accertare se il radom abbia potuto costituire un'ulteriore "sorgente" di pericoloso inquinamento da aggiungersi a quella rappresentata dall'amianto. E se in qualche modo possa aver contribuito ai decessi ed alle malattie lamentate tra il personale di servizio alla base. Ieri sono stati controllati pure gli alloggi e villette-uffici in superificie.
Sul Venda sono in corso due inchieste: una aperta dal pm ordinario Orietta Canova che procede con l'ipotesi di omicidio colposo e la seconda disposta dal pm militare Sergio Dini che invece indaga su omessa esecuzione di incarico al fine di accertare i motivi per i quali quando l'amianto venne dichiarato "fuorilegge" nel 1992 non si è provveduto a rimuoverlo e bonificare la base Nato.
Ieri il sopralluogo (conclusosi a metà pomeriggio) è stato compiuto dal dottor Vorne Giannelli funzionario dell'Arpa di Milano che era accompagnato dal maresciallo Omero Nigrisolo, uno degli uomini del team della Procura ordinaria, mentre l'ingegner Claudio Martinelli del Centro di riferimento regionale Amianto in seno all'Arpav di Verona ha operato con il maresciallo Cristiano Marchesin della squadra di Pg della Procura militare.
Al sopralluogo, nel corso del quale sono stati prelevati campioni di amianto, sono intervenuti pure carabinieri dell'Aeronautica militare e nel "ventre" del Venda tutti sono entrati indossando veri e propri scafandri per scongiurare il rischio di possibili intossicazioni, tenuto conto che i rivestimenti di eternit nelle gallerie del bunker sono ormai in disfacimento in quanto dal 1998, quando la base è stata abbandonata, non furono più eseguite operazioni di manutenzione.

sommario

2 giugno 2005
rs-05-070
scrivi al senatore
Tino Bedin