RASSEGNA STAMPA

Il Gazzettino
25 maggio 2005
di Daniela Borgato


"Servizio civile: dodici mesi in aiuto degli altri
121 le realtà accreditate nel Padovano per accogliere i volontari

"Servizio civile:una scelta che cambia la vita". Lo slogan che rimbalza in questi giorni (accompagnato dal nuovo spot "Metti in circolo il tuo amore") è rivolto a migliaia di giovani italiani. E rientra nella campagna di comunicazione per promuovere, attraverso i media, il bando per 36085 volontari che scadrà il prossimo primo giugno. "Si tratta - come ricorda anche Vally Giorio del'ufficio per il servizio civile della Regione Veneto che ha sede a Padova - del bando più grande nella storia del servizio civile mai realizzato, dato che per la prima volta è aperto anche a tutti i maschi che dal 2005 non sono più soggetti all'obbligo del servizio militare".
Il servizio civile, fino a ieri destinato solamente alle ragazze, agli obiettori e a quanti erano scartati dal militare diventa dunque una scelta autonoma per i ragazzi e le ragazze di età compresa tra i 18 e i 28 anni che intendono in questo modo entrare nel vasto e complesso mondo del volontariato per sperimentare un'esperienza umana di solidarietà che rappresenta un'occasione di impegno personale unica. I ragazzi-volontari prestano un servizio di 12 mesi in Italia o all'estero e ricevono un'indennità di 433,82 euro mensili (più vitto,alloggio e una piccola ulteriore indennità se l'impegno è fuori del nostro paese). Gli ambiti del servizio sono davvero tanti e vanno dall'assistenza agli anziani alla protezione civile, passando per la tutela del patrimonio artistico, culturale, ambientale, i minori, il disagio, la sanità, le biblioteche, l'università. Per presentare progetti di Servizio Civile Nazionale associazioni ed enti devono d'altra canto essere formalmente iscritti ad un'apposito albo ed essere accreditati presso l'Ufficio nazionale per il servizio civile.
Nel Veneto gli enti che hanno predisposto progetti per volontari sono numerosissimi e sono 378 in questo momento i giovani già avviati al servizio. In provincia di Padova i volontari che già lavorano sono 186 (150 nella sola città) e gli enti e le realtà accreditati sono 121 sparsi in 491 sedi diverse. A far la parte del leone sono l'Università che punta a raggiungere i 1700 volontari nel 2006,(agli studenti in servizio civile vengono riconosciuti i crediti formativi) il Comune, le cooperative sociali. Ma sono una miriade le associazioni che hanno realizzato progetti per l'assegnazione dei volontari. E questi rispondono davvero con grande entusiasmo. Complessivamente si nota infatti che il Servizio civile nazionale, istituito con la legge 64 del 2001 richiama sempre più giovani, ed è caratterizzato da una crescita sbalorditiva (+108\% nel 2003 rispetto all'anno precedente).
"Il Servizio civile nazionale - sottolinea Emanuele Alecci presidente nazionale del Movi, ente che proprio su tale realtà ha appena pubblicato una'agile guida per aiutare le associazioni nella progettazione - è una delle poche forme di comunicazione tra il mondo giovanile e le istituzioni. Deve perciò essere considerato un valido strumento per l'attuazione di politiche capaci di far sentire i ragazzi parte attiva della società nazionale recuperando il senso civico del loro essere cittadini italiani". Collegandosi al sito ufficiale del Servizio civile internazionale (www.serviziocivile.it) ed entrando nella sezione dei volontari è possibile visionare la lista completa dei progetti ammessi al bando e scaricare le schede e le domande di ammissione da far pervenire entro il primo giugno. (Per ulteriori informazioni: 049.805039).

CARITAS. La Caritas diocesana di Padova apre le porte ai giovani, maschi e femmine dai 18 ai 28 anni, che vogliono vivere un'esperienza di servizio civile volontario. La proposta nasce in collaborazione con l'Azione cattolica diocesana e l'Agesci. L'immigrazione è l'ambito in cui i giovani verranno coinvolti. Il servizio è proposto al Centro di ascolto, Centro Mondo amico (accoglienza abitativa per donne); Progetto vittime di tratta; Casa Santa Chiara; Cucine economiche popolari di via Tommaseo. La domanda va presentata entro il 1° giugno a caritaspadova@diweb.it o caritas@diweb.it

BANCA ETICA. E' già stato completamente collocato, in anticipo rispetto alla chiusura prevista per il prossimo 1° giugno, il primo prestito obbligazionario subordinato di Banca Popolare Etica destinato anche alle persone fisiche per un importo complessivo di 10 milioni di euro. "Questo nuovo attestato di fiducia da parte dei risparmiatori - di legge in una nota - va a rafforzare la struttura patrimoniale della banca, rientrando infatti a pieno titolo nel computo del patrimonio di vigilanza. Un consolidamento che è il presupposto indispensabile per un'importante serie di operazioni". Sabato a Bologna l'assemblea nazionale dei soci.

Presto una banca dati on line Il Csv, a breve, in collaborazione con la Caritas attiverà una banca dati on line per poter consultare e quindi conoscere tutti gli organigrammi e le attività delle associazioni di volontariato (quasi duemila) di Padova e provincia. La banca dati sarà consultabile nel sito del Centro www.csvpadova.org oppure nel sito della diocesi. Le associazioni che sono interessate ad iscriversi al Centro servizi per il volontariato possono spedire una mail all'indirizzo infoÌcsvpadova.it, mandare un fax al numero 049-8689273, telefonare ai numeri 049-8686849/049-8686187, oppure recarsi direttamente nella sede di Padova del Csv in via dei Colli 4. (m.a.)

Dimezzati i fondi al volontariato Il decreto legge 266 sui fondi statali devoluti alle associazioni di volontariato ha stabilito che le associazioni ricevano solo il 50 per cento del denaro sui cui fino al 2004 hanno potuto contare, e il restante 50 per cento sia elargito al servizio civile. "Il decreto legge 266 - commenta il presidente di Csv Giorgio Ortolani - è stato un duro colpo per tutte le associazioni di volontariato italiane. Noi siamo favorevoli al servizio civile, ma non capiamo perchè debba usufruire dei fondi che spettavano alle associazioni. La cosa piuttosto spiacevole è che il Governo, prima di attuare il decreto 266, non ha mai parlato con i diretti interessati". (m.a.)

A Padova a EsteCome rimotivare i volontari? Ci pensa il Centro servizi con un corso "Sono 315 le associazioni tra Padova e provincia iscritte al Centro servizi per il volontariato. Il volontariato è un mondo che richiede competenze specifiche e aggiornate, e che deve sempre considerare i delicati ambiti di intervento e le fasce deboli della popolazione alle quali rivolge i propri servizi". Così il presidente Giorgio Ortolani alla presentazione del primo corso "Sara" (supporto alla rimotivazione associativa), promosso dal Centro servizi e che prenderà il via sabato dalla sede padovana (via dei Colli 4) e di Este del Csv. L'iniziativa "Sara" rientra nel più ampio progetto volto al sostegno delle associazioni per l'acquisizione di conoscenze tecniche ed operative mirate a favorire il coinvolgimento di nuovi volontari e a rafforzare la motivazione delle persone già inserite nel mondo associativo. Il supporto dato dal Csv alle associazioni di volontariato è gratuito. Il corso (quattro incontri della durata di quattro ore ciascuno), aperto a tutte le associazioni, è articolato in dieci materie. Si parte con l'informatica, quindi due lezioni di contabilità per capire come creare e gestire un'associazione di volontariato. Seguono fotografia (si avvicinano i giovani al volontariato attraverso le immagini), tutor per formare persone che all'interno delle associazioni siano preparate ad accogliere stagisti delle scuole superiori, partecispazio (conoscenza del mondo del volontariato), grafica (programmi informatici di grafica per pubblicizzare le iniziative delle associazioni), gestione dei conflitti (capire le dinamiche di gruppo) e giornalismo per migliorare la comunicazione delle associazioni. Infine, il corso di specializzazione, in collaborazione con Avo, per accompagnatori disposti ad aiutare la popolazione immigrata ad accedere in maniera più corretta ai servizi sanitari. "Attraverso i progetti di formazione il Csv - continua Ortolani - vuole farsi portavoce di una scelta di responsabilità, quella responsabilità che si sente più forte proprio quando si lavora con le fasce più deboli della società". Aggiunge Alessandro Lion, direttore del Centro servizi per il volontariato: "Tutte le associazioni devono sapere che non saranno mai abbandonate e che il Csv è sempre pronto ad aiutarle e a sostenerle". Ricordiamo che l'associazione padovana "Marcellino Vais", in collaborazione "Disaworld.net", l'università di Padova e "LiberLiber", ha vinto, a Roma, il premio "Pubblica amministrazione aperta". Si tratta di un riconoscimento dedicato a quelle associazioni che con le loro iniziative favorisco l'accesso ai servizi e l'inserimento dei disabili nella pubblica amministrazione attraverso le tecnologie Ict. (Marco Aldighieri)

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2 giugno 2005
rs-05-065
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