IN PARLAMENTO

CARTOLINA / 15 ottobre 2022


"Tutti nasciamo come degli originali,
ma molti muoiono come fotocopie",
amava dire il quindicenne Carlo Acutis, il "beato di Internet", citando il filosofo inglese Edward Young.
La frase è stata proposta ai deputati da Lorenzo Fontana nel discorso di insediamento come presidente della Camera. Citazione che gli è servita per dire che "la diversità non è rottura, ma è espressione di democrazia e rispetto della storia. La ricchezza dell'Italia e la ricchezza dell'Europa stanno proprio nella diversità".
"Espressioni più che condivisibili", osserva su "Avvenire" Giuseppe Lorizio, teologo della Pontifica Università Lateranense, che subito dopo aggiunge una osservazione.
"Il discorso di Fontana, tuttavia declina la diversità in rapporto alla tematica, cara al suo partito di appartenenza, dell'identità dei popoli e delle autonomie locali, di cui rivendica il riconoscimento, in base alla Costituzione,
ma dimentica completamente l'alterità-diversità delle appartenenze altre, che ci raggiungono da Paesi martoriati, come quella di persone che chiedono diritti di cittadinanza o di coloro che vorrebbero soltanto non essere vittime di violenze e bullizzazioni, di cui purtroppo spesso riferiscono le cronache".

     


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Aggiornamento
29 luglio 2022
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