IN PARLAMENTO |
Lettera a conclusione del servizio parlamentare Grazie di essere stati con me al Senato Molte le persone che hanno accompagnato la mia attività |
|
di Tino Bedin senatore dell'Ulivo
In migliaia a Palazzo Madama. Alcune delle “attenzioni” continue che hanno caratterizzato la mia attività parlamentare sono nate dalla vita dei miei concittadini e ne sono state alimentate. L’idea di una scuola pubblica, perché di comunità, ha fatto strada in questi dodici anni, particolarmente nella scuola dell’infanzia. Il riconoscimento dell’impresa familiare (a volte personale) non è più solo nell’esperienza di noi veneti, ma anche in alcune leggi italiane e financo in disposizioni europee. Il bisogno della pace, esploso da migliaia di finestre, è arrivato fin nelle aule parlamentari per chiedere all’Italia di essere una “potenza” pacifica. Così come abbiamo cercato che la vita e la voce di migliaia di laici e religiosi impegnati nella cooperazione allo sviluppo fossero non generosità individuali ma “mandato” della Repubblica.
Il Parlamento di paese in paese. Anche la democrazia e la politica, infatti, ho condivise con molte persone, in quasi tutti i paesi della provincia di Padova. Si tratta di esperienze di volontariato politico che sopravanzano le televisioni, che sono più evidenti dei grandi manifesti perché hanno il volto e le gambe e le parole di persone che si conoscono per nome, di persone che ci sono sempre, non solo al momento di chiedere un voto.
Tempo e proposte da condividere. Allenati ormai a non vivere da soli, sono sicuro che con le persone come voi, di cui mi sento ricco, avremo molto da mettere insieme nel tempo e nelle proposte che la Provvidenza e la democrazia ci metteranno a disposizione.
8 marzo 2006 |
2 marzo 2006 pa-037 |
scrivi
al senatore Tino Bedin |