IN PARLAMENTO
Possono essere acquistati anche dai minori
Sono esplosivi, ma la Destra li chiama giocattoli
Bocciato un emendamento del senatore Tino Bedin

«Quelli che la maggioranza di centrodestra definisce "giocattoli pirotecnici" sono dei veri e propri esplosivi che, se maneggiati da chi non ha un minimo di dimestichezza, possono rivelarsi molto pericolosi». È il commento a caldo del senatore della Margherita, Tino Bedin, sulla bocciatura dell'emendamento da lui presentato a nome dell'Unione alla Legge Comunitaria in materia di vendita di artifici pirotecnici. «"Non si può liberalizzare la vendita di artifici pirotecnici, tra l'altro in netta controtendenza con gli indirizzi di maggiore tutela dei consumatori che si vanno delineando in Europa».
«La liberalizzazione di questi prodotti - precisa Bedin - autorizza qualsiasi pregiudicato o persona poco affidabile, con una semplice carta di identità, ad acquistare materiale pirotecnico di elevata potenza scoppiante. Oltre a tale ipotesi, va detto che le persone venute legittimamente in possesso di tali artifici, avendoli acquistati presso rivenditori autorizzati, potranno essere agevolate non solo nella cessione a titolo gratuito ma anche nell'attività di "rivendita in nero". Il rischio è che questo materiale possa essere destinato a minori come testimoniato da quanto avviene in molte città all'approssimarsi delle festività di fine anno».
«A questo punto appare del tutto fuorviante parlare di 'giocattoli pirici' - spiega Bedin - laddove le direttive europee in materia riservano la denominazione di giocattolo agli oggetti destinati allo svago dei minori che riuniscono caratteristiche di sicurezza che nessun gioco artificiale, per ovvie ed intrinseche caratteristiche di funzionamento, potrebbe possedere».

23 novembre 2005


24 novembre 2005
pa-034
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Tino Bedin