IN PARLAMENTO |
Sulla legge per le rogatorie internazionali Un referendum per la legalità Come aderire all'appello di un gruppo di studiosi Roma (LCL 7), 19 ottobre 2001 La legge sulle
rogatorie, anziché ratificare un trattato con la Confederazione Elvetica, teso a rendere
più rapida, efficace, semplice, la collaborazione giudiziaria tra i due Stati nella lotta
contro il crimine, soprattutto dei "colletti bianchi", vanifica di fatto
lacquisizione di prove che riguardano migliaia di processi (per corruzione,
riciclaggio, traffico darmi, mafia, pedofilia, terrorismo
) e per il futuro
rende al limite dellimpraticabile le indagini per rogatoria. Un regalo alla
delinquenza, un rifiuto a globalizzare la lotta contro il crimine, che spinge
lItalia ai margini del mondo occidentale. Questa legge indegna, e oltretutto
"pasticciata" ha lunico effetto di garantire nuove prescrizioni, e dunque
ulteriori impunità, agli amici di Berlusconi e a Berlusconi medesimo. Già nel paio di giorni in cui questo testo ha circolato ufficiosamente, a Paolo Sylos Labini insostituibile anima delliniziativa sono giunte numerosissime adesioni. Chi intende aderire può farlo tramite lemail di MicroMega (micromegaforum@katamail.com) o delle riviste Il Ponte, diretta da Marcello Rossi, e Critica liberale, diretta da Enzo Marzo (ilponteed@iol.it md1736@mclink.it). 19 ottobre 2001 |
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ottobre 2001 pa-007 |
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