OGGI

Nella Finanziaria 2004 forti tagli alle politiche sociali
Sindaci costretti
a far pagare di più i servizi

Si paga non in base al reddito ma in base ai bisogni

di Tino Bedin

I servizi pubblici costano sempre di più. Costeranno ancora di più l’anno prossimo, specialmente quelli gestiti dai Comuni. Nella Finanziaria ci sono ancora tagli, dopo quelli subiti nel 2003, agli enti locali. Dallo Stato non arriveranno nei Municipi 350 miliardi di vecchie lire perché non viene riconosciuto in tasso reale dell’inflazione. La riduzione del fondo ordinario per gli investimenti è di 60 milioni di euro; non viene rifinanziato il fondo di 112 milioni di euro spettante ai comuni con meno di 3000 abitanti; sparisce un fondo di 50 milioni di euro per favorire le unioni di comuni. La stima complessiva di minori trasferimenti agli enti locali nel 2004 è di un miliardo e 300 milioni di euro. Poiché ai comuni è vietato ritoccare le tasse locali, inevitabilmente ci sarà un rincaro dei servizi. Come sempre con la Destra al governo: invece di contribuire in base al reddito, si contribuisce in base... al bisogno.
Oltre ad aumentare le tariffe, i comuni dovranno ridurre le loro politiche sociali: saranno circa 400 miliardi di vecchie lire che non saranno più dedicati all’infanzia, al sostegno all’handicap, alla tutela della famiglia, alla parità scolastica, all’associazionismo sociale. E non sarà perché il cuore del sindaco si è indurito.

18 ottobre 2003


21 ottobre 2003
og-022
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Tino Bedin