una rete di municipi
 SERVIZIO ENTI LOCALIbedin1@senato.it   06 6706 3017   06 6706 3798 
 
RASSEGNA STAMPA

Il Gazzettino
11 gennaio 2005
di Federica Cappellato

Affidata alle conferenze dei sindaci del Veneto l'amministrazione degli oltre 61 milioni di euro per le cure domiciliari di anziani e disabili
Assistenza, ai Comuni la gestione dei fondi

Qualche settimana fa, in un unico documento, hanno espresso le loro le preoccupazioni. I sindaci del Veneto riuniti nel consiglio regionale dell'Anci, se la sono presa con la Finanziaria 2005. La legge ha "penalizzato e mortificato pesantemente i Comuni, che, a causa delle minori entrate, dei vincoli di spesa, dell'inflazione non riconosciuta e dell'aggravio sui bilanci del nuovo contratto nazionale per i dipendenti degli enti locali" prefigurano "una crisi profonda che ricadrà sui cittadini". Uno sfogo messo nero su bianco.
Toccherà fare i salti mortali, insomma. Uno schema del percorso di guerra che stanno attraversando gli assessori veneti alle finanze per districarsi tra vincoli, tagli e tentativi di mantenere invariati i servizi è chiaramente tracciato da Angelo Marangoni, delega al Bilancio al Comune di Verona: "Ad oggi abbiamo la necessità di reperire circa 17 milioni di euro e invece ci troviamo parecchi soldi in meno. Un esempio su tutti: pensavamo di recuperare quasi 3,2 milioni con il passaggio dalla Tarsu alla tariffa rifiuti, ma ci è stato impedito. Il risultato? Che invece di una tariffa che colpisca solo alcune categorie con criteri di equità, dovremo tenerci la Tarsu e aumentarla a tutti, indistintamente, di quasi il 30%. Questo non ci permette di lavorare tranquilli. Se non si possono seguire gli incrementi dei costi, che spazio c'è per una gestione corretta? Mettere ordine nel bilancio è sempre più difficile e i vincoli li apprendiamo giorno per giorno. Abbiamo già tagliato cultura, sport e sponsorizzazioni, ma se non vogliamo lasciare buchi serve il tempo per trovare forme alternative di finanziamento, magari con il contributo dei privati".
Il direttore dell'Anci Veneto, Dario Menara, conferma: "Difficile dire cosa succederà. In Veneto ci sono differenze sostanziali anche nella tipologia di servizi che vengono erogati e che pesano sulle casse comunali: basti pensare ai servizi di spazzamento della neve che riguardano i comuni montani. In più c'è il paradosso che gli enti locali veneti sono penalizzati dal non aver mai presentato bilanci in rosso: diventa arduo attuare risparmi e razionalizzazioni ulteriori per chi ha sempre speso solo il necessario". Gli fa eco Roberto Marcato, responsabile Anci Veneto per gli aspetti finanziari e sindaco di Mira, in provincia di Venezia: "Non abbiamo auto blu e spese voluttuarie da eliminare, ma una fila crescente di persone di varie fasce sociali che si trovano in difficoltà e vengono a chiedere sussidi. A Mira stiamo raschiando il fondo del barile. La vicinanza a Venezia finisce per crearci gli stessi problemi delle grandi città, da fronteggiare, però, con trasferimenti molto meno ingenti". E il tetto di spesa? "Non mi serve se non ho soldi da spendere!". E la lotta all'evasione? "Cosa vuole che possa produrre in un piccolo Comune il recupero dell'Ici evasa?".
A Treviso, in compenso, le cose marciano leggermente meglio: "Da un paio d'anni - afferma Fulvio Zugno, assessore alle Finanze del Comune di Treviso - non facciamo in tempo a chiudere il bilancio entro il 31 dicembre. Quest'anno dovremmo riuscirci entro il primo trimestre. E non ci dovrebbero essere problemi ad assorbire i tagli cui siamo stati sottoposti. Contiamo essenzialmente sulla gara per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale, che ci dovrebbe permettere di incamerare un canone annuo di 1,3 milioni. Abbiamo lavorato bene in passato e questo ci consente di tenere un'Ici sopportabile, aggravata per il 2004 solo sugli appartamenti sfitti. Per ora, tuttavia, non posso sbilanciarmi e dire che non taglieremo le risorse a cultura e sport. Probabilmente a qualcosa dovremo rinunciare".
Dall'altra parte della barricata, gli squilli di tromba dell'allarme lanciato degli esercenti. Massimo Albonetti, presidente della Confcommercio Veneto: "C'è già stata una lotta furibonda per alcune tariffe, come quella sui rifiuti, che sono di fatto quadruplicate. Dovremo fronteggiare rischi simili anche nel prossimo futuro. Sappiamo che i Comuni sono in difficoltà, ma a questo punto vogliamo vedere i conti. Se a Venezia l'Ici è resa sopportabile dalla presenza del Casinò, ci sono realtà vicine che denunciano problemi enormi".

sommario

16 gennaio 2005
rs-096
scrivi al senatore
Tino Bedin