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RASSEGNA STAMPA

Il Mattino di Padova
30 settembre 2004
di Elena Livieri

Privati ed aziende chiamati a partecipare alla Spa di vigilianza
Piovese. Azioni della sicurezza ai cittadini

Sicurezza, difficile trovare una soluzione. Ma se ne continua a parlare. Così l'onorevole Filippo Ascierto coglie l'occasione dell'incontro con i rappresantanti di Unindustria per snocciolare il suo piano di telesorveglianza. Ma ancora più convincente appare l'innovativo progetto di vigilanza, elaborato dalle amministrazioni di Codevigo e Pontelongo, pronte a coinvolgere l'intera cittadinanza. Insieme al collega di Cona, infatti, i sindaci Maurizio Ruzzon e Federico Ossari hanno già messo insieme le loro forze, fondando un'Unione di comuni che sta dando ottimi risultati. "Ora stiamo cercando - parte subito Ruzzon - di trovare un partner privato per fondare una società con la pubblica amministrazione, in maniera da garantire un sistema di sorveglianza del territorio. L'intenzione è quella di creare una società per azioni a capitale misto, pubblico e privato, nella quale i cittadini potranno acquistare le relative azioni. Si ipotizza una spesa di circa 80-90 euro a carico delle famiglie e di 120-130 per le aziende. Il servizio garantirebbe la vigilanza dell'intero territorio dei tre Comuni con pattuglie mobili".
"L'adesione di altri comuni - ha aggiunto Ossari - è ovviamente auspicata, poiché significherebbe avere la possibilità di spalmare i costi del servizio e renderlo ancora più accessibile". Sull'argomento è intervenuto allora l'onorevole Filippo Ascierto, che ha rimarcato la sua proposta di telesorveglianza allargata, sollecitando i Comuni a presentare un valido progetto in Regione prima della scadenza del bando (10 ottobre) che assegna finanziamenti per la sicurezza. "Per garantire la sicurezza - ha detto - è necessario potenziare la tecnologia a supporto del lavoro delle forze dell'ordine: le telecamere per esempio vanno bene se sono messe in rete e collegate ad un software controllato contemporaneamente da polizia municipale, carabinieri e polizia. Inoltre c'è la possibilità di far leggere alle telecamere le targhe dei veicoli che transitano nel territorio: per i furti e le rapine vengono utilizzate vetture rubate, ecco che la telecamera rileverebbe il mezzo e consentirebbe alle forze dell'ordine di intervenire preventivamente".
E proprio sulle telecamere il primo cittadino di Piove, Mario Crosta, si è dovuto difendere dalle accuse che i sindaci di Legnaro e Sant'Angelo gli avevano rivolto nel corso del precedente incontro per aver stracciato il progetto di telesorveglianza finanziato dalla Regione. "Era finanziato solo per il 40 per cento - ha sottolineato - e poi si trattava di telecamere prive di collegamento ad un software, utili solo per visionare i nastri dopo che l'eventuale episodio di criminalità è già stato messo a segno. Meglio allora avere un vigile in più che gira per il territorio".

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30 settembre 2004
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