Piccoli comuni "Meno fondi dallo Stato e taglio degli investimenti: siamo strategici ma maltrattati"
I piccoli comuni sono una risorsa strategica per l'Italia e governano la maggior parte del territorio, ma l'attenzione verso essi è poca e l'ultima finanziaria li ha colpiti duramente. La denuncia è arrivata durante la seconda ed ultima giornata della conferenza nazionale dei piccoli comuni aderenti all'Anci, dal titolo "Piccolo è grande". "Siamo stati di gran lunga i più colpiti - ha detto Mauro Guerra, sindaco di Tremezzo - da un taglio di risorse, con l'ultima legge finanziaria, che è stato il più duro del dopoguerra. I più colpiti perché, oltre al taglio generale dei trasferimenti correnti, sono state tagliate provvidenze specifiche a sostegno degli investimenti. Il taglio ai trasferimenti si è ulteriormente accompagnato ad un'inaccettabile cancellazione di ogni possibilità di usare le già limitate leve dell'autonomia impositiva a favore dei comuni . Il costo di queste scelte per i cittadini e i loro territori, ma complessivamente per l'Italia, sarà, alla lunga, ben maggiore rispetto al risparmio ottenuto dallo stesso con questi tagli". Per il presidente della consulta nazionale Anci dei piccoli comuni , Giuseppe Torchio, "i provvedimenti del Governo in direzione degli enti locali sono assai contraddittori: da un lato si usano le risorse della Cassa Depositi e Prestiti per finanziare le grandi infrastrutture previste dalla legge obiettivo; dall'altra si ripianano, a pié di lista e a totale carico dello Stato, le forti passività per spesa corrente della Regione Siciliana, mentre nei confronti degli enti locali si usa la politica della lesina che annulla gli sforzi per un sostegno agli investimenti". Torchio ha poi criticato il rinvio del trasferimento ai comuni del catasto: "Una realtà a dir poco vergognosa che vede singolari trasversalità tra vari interessi e impedisce la doverosa tassazione di ben 10 milioni di unità immobiliari ancora nemmeno censite nel Paese".
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