Federalismo fiscale - Il piano del presidente dell'Alta commissione: alle Regioni l'Iva e compartecipazioni per Ire e Irap Vitaletti: ai Comuni le tasse sugli immobili Alle Province aliquote flessibili sulle assicurazioni e il prelievo sulle auto aziendali
Tutto ruota attorno all'introduzione nel sistema fiscale italiano del "principio di correlazione", che punta ad assicurare una stretta connessione tra il prelievo e il servizio che ne deriva, o che ne dovrebbe derivare. Partendo da questa premessa, in previsione della ripresa dei lavori dell'Alta Commissione sul federalismo fiscale, di cui è presidente (per fine settembre dovrebbe essere pronta la relazione da consegnare al Governo), Giuseppe Vitaletti ha condensato alcune sue riflessioni sul riordino dell'imposizione di Regioni ed enti locali, in alcuni paper, che potrebbero in tutto o in parte confluire nel testo finale. Per le Regioni si ipotizza il pieno coinvolgimento ai grandi tributi su consumi, reddito e produzione, in primo luogo l'Iva, mentre per l'Ire si propone una vera e propria addizionale "entro un notevole campo di variabilità" la cui gestione potrà essere affidata ai sostituti d'imposta, e per l'Irap si potrebbe immaginare una compartecipazione a beneficio delle Regioni pari al 50%, confermando altresì la compartecipazione sul metano. Alle Regioni l'Alta Commissione si appresta a riservare grande attenzione. É indiscutibile - osserva Vitaletti - che nel nuovo assetto federale le Regioni "diverranno il livello di governo di gran lunga più importante quale erogatore o intermediatore di servizi pubblici". É dunque a livello regionale che si giocherà "una delle più importanti partite, quella che vede in competizione assetto pubblico e privato". Un'applicazione coerente del principio di correlazione, che rimanda a classici del pensiero economico da Antonio de Viti de Marco a Luigi Einaudi, prevede che ai titolari dei servizi corrisposti ai cittadini siano "assegnati" prelievi relativi a basi imponibili "che traggono beneficio dai servizi medesimi". Ne consegue che il prelievo sugli immobili e i prelievi fiscali sulle utenze dovranno essere assegnati interamente ai Comuni. Ma anche la tassazione dell'automobile e dei motocicli dovrebbe compiere - osserva Vitaletti - una "grossa virata", entrando nel raggio di competenza dei Comuni. Lo spettro delle proposte varia da una compartecipazione sulla benzina e sul gasolio (da utilizzare a titolo di compensazione per le spese comunali di viabilità) alla totale assegnazione del bollo, "con possibilità di variarne l'importo in relazione all'occupazione del suolo pubblico per stazionamento". Infine l'Ire, che dovrebbe essere chiamata al finanziamento delle prestazioni sociali e culturali, attraverso un'addizionale comunale "entro un campo di variazione piuttosto ampio". Il quadro per la fiscalità comunale potrebbe completarsi con l'assegnazione di una "piccola dote finanziaria di base", commisurata in modo diretto al numero degli abitanti e in maniera inversa al reddito pro-capite". Infine le Province. Anche in questo caso l'applicazione del principio di correlazione non può che prevedere un potenziamento del tradizionale prelievo sull'automobile. A titolo di esempio, si potrebbe prevedere la "flessibilità dell'aliquota sulle assicurazioni", l'assegnazione di una compartecipazione sul bollo ed eventualmente sulla benzina, aggiuntive o sostitutive rispetto all'attuale imposta di trascrizione degli autoveicoli. Alle Province potrebbe poi essere affidato il prelievo sulle auto aziendali, in una versione "semplificata e forfetizzata", e andrebbe confermato e razionalizzato l'attuale sistema di prelievo connesso agli immobili, dalla gestione di una parte del prelievo sui rifiuti solidi e di una parte di quello sull'elettricità.
Il piano di Vitaletti
Prelievi fiscali correlati ai relativi servizi
Regioni. Si ipotizza il pieno coinvolgimento ai grandi tributi sui consumi, reddito e produzione, in primo luogo l'Iva; per l'Ire si propone un'addizionale, mentre per l'Irap si parla di una compartecipazione delle Regioni pari al 50%, confermando la compartecipazione sul metano
Province. Il piano prevede un potenziamento del tradizionale prelievo sull'automobile. Si parla di "flessibilità dell'aliquota sulle assicurazioni", di una compartecipazione sul bollo e sulla benzina. Alle province potrebbe essere affidato il prelievo sulle auto aziendali, mentre verrebbe confermato e razionalizzato l'attuale sistema di prelievo connesso agli immobili
Comuni. Lo spettro delle ipotesi varia da una compartecipazione sulla benzina e sul gasolio alla totale assegnazione del bollo. Con un'addizionale comunale, l'Ire dovrebbe finanziare prestazioni sociali e culturali. Infine, si potrebbe aggiungere una "piccola dote finanziaria di base" proporzionata in modo diretto al numero di abitanti e in maniera inversa al reddito pro-capite.
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