Gli aumenti decisi dall'Aato-Bacchiglione: salasso del 20% agli utenti Cvs della Bassa Mazzata del 14% per l'Apga Piovese, ad Abano e a Padova le tariffe più economiche La bolletta dell'acqua rincara del 5% A Este una famiglia spende il doppio rispetto a Padova
Gli aumenti decisi dall'Aato-Bacchiglione: salasso del 20% agli utenti Cvs della Bassa Mazzata del 14% per l'Apga Piovese, ad Abano e a Padova le tariffe più economiche La bolletta dell'acqua rincara del 5%A Este una famiglia spende il doppio rispetto a Padova Cristina Chinello Si fa più pesante la bolletta dell'acqua. In questi giorni alle famiglie stanno arrivando le bollette con le nuove tariffe decise a gennaio 2004 che prevedono vere stangate, soprattutto per gli utenti della Bassa padovana serviti dal Cvs, Centro veneto servizi. La media dei rincari (vedi tabella qui sopra) oscilla da un minimo del 5% di Acegas-Aps, al 14,75% di Apga al record del 20% di Cvs. Per fare un esempio, la bolletta media dell'acqua di Aps pari a 150 euro l'anno salirà a 157 euro. Abbiamo confrontato i dati relativi alle utenze domestiche, ecco il quadro emerso.
APS-ACEGAS (Riguarda Padova, Abano e Saonara). Con un rincaro medio del 5,03% è il gestore che ne esce meglio: la fusione con Trieste non era ancora diventata esecutiva e quindi l'Aato ha potuto decidere liberamente, dato che Acegas per l'acqua applica prezzi più alti di quelli Aps. Il direttore dell'Aato-Bacchiglione, Vanni Carraro, tiene a sottolineare che la tariffa agevolata pari a 0,2698 euro metro-cubo ha subito un leggerissimo rincaro, (il 2,61% rispetto al 2003). Più sensibili gli incrementi sulla tariffa base e le tre eccedenze (vedi tabella in alto): chi consuma oltre 24 mc al mese dovrà sopportare un rincaro del 6,87% ma la bolletta è calcolata con il meccanismo delle fasce progressive. C'è da dire che l'acqua di Padova, che arriva dalla centrale di Dueville da cui pesca anche l'Aim di Vicenza, è di eccellente qualità, a parte qualche eccesso di cloro e di calcare. Un "oro blu" così buono che l'ex manager di Aps Gabriele Del Torchio pensava addirittura di imbottigliare, sicuro di non sfigurare di fronte a Guizza San Benedetto e Vera.
APGA. (Riguarda i 10 Comuni del Piovese). L'aumento della tariffa si colloca sul 14,73 per cento, con un picco massimo nella seconda eccedenza pari al 21% (come da tabella sopra il titolo). E qui scattano i confronti con i "privilegiati" della città: chi abita nel Piovese è costretto a bere un'acqua che spesso ha l'aroma di muffa, e viene depurata con filtri a carboni attivi perchè prelevata dal fiume. Inoltre, le condutture dell'Apga sono obsolete e stanno per essere sostituite con un piano di costi che ricade sulle spalle degli utenti, com'era prevedibile. C'è da dire che il processo di fusione tra Aps-Acegas e Apga, che sembrava in dirittura d'arrivo, non ha fatto un passo avanti.
CVS (Riguarda 58 Comuni nella cintura urbana, del Monselicense e dell'Estense). Le famiglie servite dal Cvs risentono più di tutti dell'incremento: con una media del 20,10 per cento, le tariffe compiono un poderoso balzo verso l'alto. (Vedi sempre tabella). Pure in questo caso, l'acqua non è di eccellente qualità.
I CONFRONTI. Le differenze sono nette, anche per chi consuma 16 mc d'acqua al mese. Una famiglia di Padova spende 5,9947 euro, quella del Piovese 13,4375 euro, e infine quella del Monselicese arriva a 12,7502, il doppio rispetto all'utente Aps.
GLI ALTRI COSTI. Oltre al costo dell'acqua, nella bolletta finisce anche la quota fissa (12,10 euro per tutti eccetto per Apga e Cvs che chiedono 14,30 euro), e i canoni della fognatura e della depurazione (calcolati per metro cubo d'acqua, sono ai massimi livelli per Apga e Cvs).
LE TARIFFE. L'utente paga nella sua bolletta: il costo dell'acqua, il gestore di riferimento, gli investimenti, la depurazione e le perdite. Il 10 per cento della tariffa serve a pagare i mutui accesi negli anni scorsi dai Comuni per la rete idrica. Dal 2007 entrerà in vigore la tariffa unica pari a 1,12 euro al metro cubo di media.
|