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RASSEGNA STAMPA

Il Mattino di Padova
10 marzo 2004


A Rovigo, Adria e Abano c'è la più alta pressione fiscale
Tasse locali record nel Rodigino

La pressione tributaria è molto elevata in media, nel Veneto, nei comuni di Adria (Rovigo), Rovigo e Abano Terme (Padova). E' quanto emerso da una ricerca del Centro Studi Sinrtesi di Mestre il quale rileva che a parità di imposizione fiscale statale, la differenza di pressione tributaria dei veneti dipende principalmente dai tributi e dalle tasse pagate a livello locale.
Il Centro ha analizzato gli importi dell'Ici, dell'Addizionale comunale Irpef e della tassa sui rifiuti per il 2003 nei comuni del Veneto con popolazione superiore ai 15 mila abitanti (che costituiscono la metà della popolazione veneta) prendendo come parametro di riferimento un reddito di 19 mila euro per un single e di 22 mila euro per una famiglia tipo (dipendente con moglie e un figlio carico) entrambi proprietari di una abitazione principale con una rendita catastale di 800 euro. Dall'analisi degli importi pagati da una famiglia media si registra una maggiore pressione tributaria a Adria (4.464,38 euro), Rovigo (4.461,05) e Abano Terme (4.396,34 eruo). Ultimi di coda sono invece i comuni di Jesolo (4.003,10 euro), Cittadella (4.075,93) e Villafranca di Verona (4.118,90).
"Allo stato attuale le variazioni di pressione tributaria che emergono - spiega Catia Ventura, direttore del Centro - sono rilevanti: per la famiglia, la differenza di gettito è pari a 461 euro tra chi risiede nel primo piuttosto che nell'ultimo comune della classifica. Stesse conclusione per il dipendente single; tra la prima e ultima posizione la differenza di prelievo è sempre alta pari a 412 euro. In altre parole - prosegue la Ventura -, il federalismo fiscale può creare situazioni per le quali, a parità di condizioni, il prelievo sui cittadini può differenziarsi, anche sensibilmente, a seconda del luogo della loro residenza".
Il peso dell'addizionale comunale, si sottolinea nella ricerca è si rilevante, ma non determinante. Infatti i 15 comuni che hanno applicato l'aliquota massima (0,5%) non si trovano necessariamente nella parte alta della classifica. Questo fenomeno è legato anche al livello di reddito che viene considerato: trattandosi di una aliquota proporzionale al crescere del reddito aumenterà il peso dell'addizionale. Per cui per le fasce alte di contribuenti la posizione in classifica sarà dovuta, quasi esclusivamente, all'aliquota dell' addizionale Irpef. La tassazione Ici e il prelievo legato ai rifiuti sono, congiuntamente, i fattori che determinano l'ordine della classifica. Per quel che riguarda l'Ici, il Centro Studi ritiene che il basso prelievo che Iesolo è in grado di effettuare sulle abitazioni dei residenti sia legato al fatto della sua vocazione turistica, capace di assicurare una maggiore presenza di seconde case sulle quali viene applicata una aliquota Ici maggiore.
Sul versante del prelievo sui rifiuti, invece, ci si trova nella fase transitoria di passaggio dalla Tarsu alla Tariffa, situazione che può influenzare la classifica presentata. Infatti la tariffa Ronchi presuppone l'integrale copertura del servizio di gestione dei rifiuti e non solo una parte, come era stabilito dalla Tarsu. Di conseguenza, afferma Ventura, ci dobbiamo aspettare che solo quando la fase di transizione sarà ultimata avremmo la classifica definitiva della pressione tributaria.

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15 marzo 2004
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