Aumenta il contributo sociale, ma servono più soldi dalla Regione I Comuni danno una mano all'Usl
Un passivo di oltre un milione di euro nelle casse dei servizi sociali dell'Uls 15 Alta Padovana. E' il "rosso" che l'Azienda sanitaria ha accumulato nel 2002 e 2003 e che rischia di penalizzare fortemente anche il bilancio di quest'anno, se la Regione non ripianerà il debito con un contributo straordinario. Lo hanno chiesto con forza i Comuni riuniti nella Conferenza dei sindaci, lunedì a San Pietro in Gù. Intanto, per non aprire l'anno in deficit, i 28 comuni dell'Alta Padovana hanno deciso di aumentare nuovamente la quota sociale che versano all'Usl per le funzioni delegate (assistenza domiciliare, servizio sociale professionale, servizi ai disabili, informagiovani,...). Tre euro in più pro capite (due erano già stati aumentati lo scorso anno), per i circa 226.000 abitanti di tutto il territorio. Sale così a 19,20 euro la quota per cittadino che ogni singolo comune deve trovare nel proprio bilancio nonostante i sempre minori trasferimenti da Stato e Regione. Non è stata una decisione facile, quella dei sindaci, che hanno dovuto scegliere fra la riduzione dei servizi o l'aumento della quota. Tranne quattro astenuti (San Pietro in Gù, Vigonza, Campodarsego e San Giorgio delle Pertiche), tutti gli altri hanno votato l'aumento dei 3 euro, di cui uno derivante dal contributo che la Regione versa ai Comuni per i servizi svolti in forma associata. L'Uls 15 è l'unica nel Veneto a cui i Comuni da più di dieci anni hanno conferito tutte le deleghe in materia sociale. "Riteniamo essenziale - ha ribadito l'assessore Corrado Bolesani di Cittadella - mantenere la gestione associata che si fonda sul principio della solidarietà economica dei 28 comuni con le risorse affidate alla gestione tecnica dell'Azienda sanitaria". "Bisogna risolvere due questioni - ha aggiunto il sindaco Dino Cavinato di Piazzola - Da una parte la gestione corrente con un ulteriore strozzamento da parte dei Comuni e dall'altra il recupero del disavanzo". "Chiederemo di aprire un tavolo di confronto con la Regione - ha concluso il presidente della Conferenza Roberto Tosetto, Trebaseleghe - E' necessario un contributo straordinario almeno di un milione di euro per colmare il disavanzo del 2002 e 2003. Ma anche un incentivo per il 2004 che sia almeno il doppio di quello dello scorso anno, proprio per la peculiarità della nostra Usl".
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