SERVIZIO ENTI LOCALI | bedin1@senato.it 06 6706 3017 06 6706 3798 |
RASSEGNA STAMPA Il Mattino di Padova 12 dicembre 2003 di e.g. |
ABANO TERME Conclusa l'indagine sugli elettroesposti
Si è concluso a fine settembre lo "screening" medico su una settantina di cittadini aponensi che risiedono nelle vie San Lorenzo, Del Gallo e Sottomarina, per verificare eventuali effetti nocivi derivanti dall'abitare nell'area attraversata dall'elettrodotto Dugale-Camin. Lo annuncia l'assessore all'Ambiente Chiara Rossin. Il Comune di Abano è infatti impegnato in un contenzioso giuridico con la società Terna che, per conto dell'Enel, gestisce l'elettrodotto. "Ora i consulenti tecnici d'ufficio (nominati rispettivamente dal Comune, dal Tribunale e dalla Terna) hanno chiesto 150 giorni per esaminare i dati. Ma appare chiaro già da ora - prosegue l'assessore - che se si adottasse il principio di precauzione, l'intera linea andrebbe immediatamente bonificata". Il Comune chiede lo spostamento o l'interramento dell'elettrodotto, i cui cavi arrivano quasi a toccare i tetti delle case, con rischi così gravi per la salute degli abitanti che si è addirittura proceduto all'acquisizione dei dati relativi ai decessi degli ultimi anni in zona, soprattutto per tumore e ictus. Ma la confusione legislativa in tema di elettrosmog continua a regnare sovrana. Al punto che l'amministrazione aponense, che coordina il "Forum" contro l'inquinamento elettromagnetico composto dalle associazioni di venti municipalità, ha indetto per oggi un incontro-dibattito per cercare di fare chiarezza. Dopo la "bocciatura" da parte della Corte Costituzionale del decreto Gasparri, accusato dagli ambientalisti di dare il "via libera" a un posizionamento selvaggio di antenne e ripetitori, la normativa resta infatti contraddittoria. La cancellazione della contestata normativa ha ridato autonomia decisionale ai singoli Comuni, ma il Governo ha subito emanato un secondo decreto che lascerebbe sostanzialmente le cose come stanno. "Anche se la bocciatura della Gasparri, che prevedeva il semplice meccanismo del silenzio-assenso per la collocazione di nuovi impianti, ha automaticamente rimesso in vigore le norme del Testo unico sull'edilizia, che prevedono un'apposita concessione comunale" puntualizza il professor Angelo Levis, ordinario di Mutagenesi ambientale e vicepresidente dell'Apple (Associazione per la provenzione e la lotta all'elettrosmog). Nel mirino degli ambientalisti anche i valori delle emissioni: 3 e 10 microtesla per gli elettrodotti e 6 volt/metro per i ripetitori per cellulari. Chiedono che vengano abbassati a 0,2 microtesla e da un minimo di 0,5 a un massimo di 0,6 volt/metro. |
17 dicembre 2003 rs-058 |
scrivi
al senatore Tino Bedin |