BASSA PADOVANA. I dirigenti dell'Ambito territoriale Bacchiglione, che raggruppa 144 comuni, ha presentato il documento. Ora la parola ai sindaci Acqua, la tariffa media sarà un euro e mezzo Tanto verrà a costare al metro cubo secondo il Piano d'Ambito. Previsti investimenti per due miliardi in 30 anni
Due sole cifre: due miliardi di euro (quasi quattromila miliardi di vecchie lire) da investire e la tariffa media dell'acqua a un euro e mezzo al metro cubo. Attualmente nel Piovese è leggermente più bassa. Per il resto la presentazione del Piano d'Ambito per l'intero ciclo dell'acqua, presentato ieri mattina in sala consiliare piovese e nel pomeriggio a Monselice, contiene il progetto di quanto l'Aato Bacchiglione andrà a fare nei 144 comuni di sua competenza, per oltre un milione di abitanti di tree province, da qui al 2033. Piano d'Ambito che verrà presentato per l'approvazione da parte dei 144 sindaci padovani, vicentini e veneziani il 22 dicembre. Un progetto, ha spiegato il presidente dell'Aato Bacchiglione Antonio Tonellotto, che è una ricognizione dell'esistente nel territorio in fatto di acquedotto, depuratori e reti idriche: "Sarà comunque uno strumento flessibile - ha aggiunto Tonellatto - che terrà conto delle osservazioni che da qui al 22 dicembre arriveranno dai Comuni". In effetti i sindaci o loro delegati di Piove, Correzzola, Arzergrande, Polverara, Codevigo, Brugine e Pontelongo, riceveranno solo oggi via e-mail gli interventi che l'Aato ha intenzione di fare nei rispettivi territori. Le linee primarie del Piano tengono soprattutto conto dell'approvvigionamento idrico attraverso una rete di adduttrici dal trevigiano e dalla pedemontana vicentina e un programma di depurazione da mettere in rete nell'intero territorio. Da qui il cospicuo impegno finanziario. Se gli argomenti trattati volavano un po' alti rispetto alle reali esigenze dei sindaci presenti, ci ha pensato il delegato all'Apga per Brugine Ernesto Trovò a ricondurre il discorso sul piano territoriale. Trovò, infatti, ha chiesto lumi sull'utilizzo del depuratore di S.Margherita di Codevigo, ma soprattutto sulle intenzioni dell'Aato di mettere mano alla rete idrica della Saccisica, ridotta ormai ad un colabrodo con perdite d'acqua di oltre il 40%. "Gli interventi dell'Aato - ha risposto Gianni Bonollo dello studio che ha redatto il Piano - tengono conto in maniera prioritaria delle perdite d'acqua, in quanto si tratta di un passivo economico per l'Aato , non trascurando però il vincolo economico di norma cui l'ente si deve assoggettare". Per capire, insomma, se l'acqua nella Saccisica aumenterà ancora oppure no, si deve aspettare l'assemblea dei sindaci.
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