Guardie giurate pagate per controllare scuole, parchi e piazze Vigilanza a carico dei Comuni
Le pubbliche amministrazioni di Teolo, Cervarese e Rovolon sono disposte a collaborare nel "progetto sicurezza" proposto dai responsabili del raggruppamento Ovest Colli di Unindustria per tentare di porre un freno al fenomeno della microcriminalità che assilla gli imprenditori dei tre comuni collinari. Da quanto è emerso dalla riunione di lunedì sera, ospitata nella sala "Federico Bazzi" di Treponti con la presenza dei sindaci Lino Ravazzolo, Simone Campagnolo e Francesco Baldan, i comuni dovranno - più che collaborare - assumersi in prima persona l'onere di far decollare il progetto di prevenzione contro la criminalità. La proposta di Unindustria nasce da un'iniziativa già in atto nel Trevigiano, dove 20 dei 95 comuni della Marca hanno sottoscritto la convenzione con gli istituti di vigilanza per alcuni controlli notturni nelle aziende da parte delle guardie giurate. In buona sostanza, secondo quanto hanno spiegato i delegati di Unindustria Treviso, Lionello Caregnato e Federica Fontanin, le pubbliche amministrazioni dovrebbero attivare un servizio di sorveglianza dei loro siti sensibili (scuole, edifici comunali, musei, aree verdi, piazze), di cui possano in seconda battuta beneficiare anche i privati. Non solo le aziende, ma anche i cittadini e i negozianti. "In questo modo - ha spiegato Caregnato - si otterrebbe una forte economia di scala ed un servizio sicuramente più incisivo. Non possiamo pensare che a risolvere il sempre più dilagante problema della microcriminalità siano le forze dell'ordine. Anche se in Italia dispongono di ben 450 mila uomini e questo dato potrebbe farci pensare che ad occuparsi della questione sicurezza dovrebbero essere proprio loro". La proposta ha trovato in sala pareri discordi. Alcuni imprenditori e rappresentanti di categoria hanno manifestato perplessità sul fatto che intensificando la sorveglianza il problema della malavita si risolva. "Sono titubante su un'iniziativa che vede escluse dal tavolo della discussione le forze dell'ordine", ha detto Raffaele Bordin dell'Upa. Maniero della Cna si è detto invece favorevole ad una proposta di controllo del territorio che vada ad alleggerire i già gravosi compiti di polizia e carabinieri. Per Tiziano Ghiro dell'Ascom è corretto che a fare il primo passo siano proprio i comuni. Ad invocare, infine, una maggiore sorveglianza dell'area industriale delle Selve, che si trova al confine tra Teolo e Cervarese, è stato il titolare della ditta Polo, Galdino Peruzzo. "La mia azienda è stata visitata dai ladri ben cinque volte. Qualcosa bisogna fare per garantire più serenità a chi opera in quell'area". Infine, per il delegato degli industriali di Teolo, Luciano Babetto (Criocabin), il progetto mira ad un'azione di disturbo e quindi va visto come una misura dissuasiva per la delinquenza.
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