NOVENTA PADOVANA. Il Comune aveva bloccato l'installazione di una stazione radio Fino a dicembre niente nuove antenne Il Tar sospende il decreto Gasparri
Il Tar del Veneto ha dichiarato "non operativo" il decreto Gasparri sulle infrastrutture di telecomunicazione accogliendo la tesi sostenuta dal Comune di Noventa Padovana, insieme alle due associazioni Wwf e Italia Nostra. Il Tar non ha accolto la domanda di sospensione di un gestore telefonico nei confronti del Comune che ha bloccato l'installazione di una stazione radio."Ciò significa -spiegano le due associazioni- che i Comuni italiani sono chiamati ad applicare la normativa (statale e regionale) ordinaria, oltre che i propri regolamenti locali per ogni richiesta di nuova installazione. Il decreto Gasparri è stato abbondantemente utilizzato dai gestori di telefonia perché consente di derogare ogni normativa, comprese quelle di tutela ambientale o di pianificazione locale, e di installare antenne ovunque, con una semplice dichiarazione". Tuttavia, secondo le associazioni e ora anche secondo il Tar del Veneto, tale deroga poteva essere applicata solo alle infrastrutture strategiche di telefonia, giacché il decreto deriva il suo campo di applicazione dalla Legge Obiettivo, relativa alle sole infrastrutture strategiche". L'individuazione delle infrastrutture strategiche di telecomunicazione, aggiungono le associazioni, "spetta al Cipe che, dal 2001 ad oggi, non ha neppure iniziato a compilarne la lista. Infatti, non risultano mai avviate le procedure di intesa con le Regioni, necessarie per determinare quali opere strategiche possono godere delle deroghe previste dal decreto Gasparri . Un decreto, quindi, non operativo". E il ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri afferma che Wwf e Italia Nostra fanno del terrorismo psicologico. "Il Tar del Veneto -si legge in un comunicato del ministero- non ha emesso una sentenza definitiva, il contenzioso sarà infatti dibattuto a dicembre. In ogni caso, le motivazioni del Tar Veneto non riguardano il decreto Gasparri. Appaiono ancor più fuorvianti le dichiarazioni degli ambientalisti i quali asseriscono che l'ordinanza potrebbe avere effetti in tutto il territorio nazionale. L'ordinanza ha valore solo come singolo provvedimento, se si trattasse di sentenza avrebbe solo valore regionale". Nella nota sono riportate anche le parole dello stesso ministro Gasparri : "L'unico risultato ottenuto dal comunicato degli ambientalisti è quello di dare un'informazione sbagliata".
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