I sindaci / Gli 83 beneficiati dalla legge 2/2001 "Aiuti insufficienti e bandi complicati"
Sicuramente una manna per i piccoli comuni. Ma spesso insufficienti. Questo il giudizio sui contributi ai centri storici che prevale tra i sindaci degli 83 enti locali "beneficiati" dalle legge regionale numero 2 del 1^ febbraio 2001. "Ad oggi, tra finanziamenti vari, abbiamo ricevuto 200mila euro dalla Regione per ristrutturare Villa Pisani - afferma Luigi Zaccaria, sindaco di Saletto, piccolo paese del padovano di 2.700 abitanti che grazie alla legge del 2001 ha ottenuto 103mila euro per risistemare il tesoro cittadino, Villa Pisani - un importo insufficiente a rimettere in sesto l'edificio, disabitato da 25 anni. Ci serve almeno un milione per avviare i lavori e realizzare un polo museale da inserire in un percorso turistico che toccherebbe le padovane Montagnana, Este e Monselice. Con così pochi fondi non posso fare nulla - continua - ho bussato a tutte le porte, sono persino andato a Bruxelles. Ma non è servito a nulla. E la villa è stata addirittura esclusa dall'elenco delle ville venete da ristrutturare. Mancano 10 mesi al rinnovo del mio impegno comunale - conclude Zaccaria, insegnante in pensione - e dopo 5 anni di attività mi ritrovo a non aver ottenuto nessuno dei due obiettivi che mi ero prefissato: l'allontanamento del traffico pesante dalla provinciale Megliadina e il recupero di Villa Pisani". "Il problema dei bandi regionali per l'attribuzione di contributi al territorio - spiega Stefania Crestani, sindaco di Conco, comunità montana in provincia di Vicenza - è che sono troppo complessi. I finanziamenti della Regione sono indispensabili per piccoli centri come Conco, che ha 2.300 abitanti sparsi su un territorio di 25 chilometri quadrati, vale a dire un cittadino per chilometro quadrato. Ma, oltre a coprire in maniera esigua gli interventi, presentano un problema di prim'ordine: la difficoltà di accesso. Le procedure previste nei bandi sono complesse, richiedono figure specializzate e sono molto costose. Il tutto a fronte di un risultato incerto, poichè non sempre le domande di contributo vanno a buon fine. Mi rendo conto - sottolinea Cristaldi, ex dipendente comunale che per fare il sindaco a tempo pieno ha chiesto l'aspettativa dal lavoro - che la Regione è costretta a ridurre l'importo dei singoli finanziamenti per dare risposta a più domande in arrivo dai 581 comuni veneti. Ma ci sono paesi, come Conco, che necessitano di interventi "pesanti" e continui. Conca è un paese di montagna, soffre di una crisi endemica. Non vogliamo piangerci addosso: i montanari sono persone abituate al sacrificio. Ma per noi è tutto doppiamente difficile: abbiamo bisogno di interventi al sistema viario ma soprattutto di aiuti al territorio, ai nostri boschi e ai nostri prati".
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