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FINANZE


Il governo vuole “scrivere” i bilanci dell’assistenza municipale

Siamo all’inizio del percorso di una nuova Finanziaria e per gli Enti locali si apre un altro periodo di incertezza e prevedibilmente di frustrazione. Infischiandosene della Costituzione, che l’Ulivo ed un referendum popolare hanno reso federalista e che è in vigore, anche questa Finanziaria pretenderà di “scrivere” i bilanci comunali. Tremonti dice che non mette le mani nelle tasche dei cittadini. Colpendo i comuni però fa molto di peggio: impedisce agli enti locali, i più vicini alla popolazione, di “tendere la mano” a chi ha bisogno. Lo ha già fatto con la Finanziaria per quest’anno. Questa prevedeva la formale conferma dell’entità del fondo per le politiche sociali; invece il fondo è stato ridotto nei fatti, non solo dal tasso di inflazione non coperto, ma anche delle somme che dovrebbero andare alle famiglie di nuova costituzione per l’acquisto della prima casa ed il sostegno della natalità.
Con i soldi dei Comuni il governo fa le sue politiche. Impedisce cioè agli enti locali di scegliere le priorità cui destinare le loro politiche di welfare municipale.
Intanto non è ancora stato attivato il Fondo nazionale per le persone non autosufficienti, che è previsto della legge quadro sull’assistenza votata dall’Ulivo nella scorsa legislatura. Il governo non ha neppure definito i livelli essenziali delle prestazioni.

29 settembre 2003

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29 settembre 2003
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Tino Bedin