Una battaglia per rendere possibile un welfare municipale. Potrebbe essere questo l’impegno della Rete dei Municipi a partire da settembre e durante tutto l’iter parlamentare della prossima legge finanziaria.
Dovremmo attivare la società civile (dai sindacati al volontariato) e votare nei consigli comunali alcune richieste per un federalismo solidale.
1. Privilegiare i servizi sociosanitari con la scelta dei livelli essenziali delle prestazioni sociali e civili su tutto il territorio nazionale, proponendo di allineare l’Italia ai livelli medi europei.
2. Portare a regime un sistema di compartecipazioni percentualizzate ai cespiti erariali sui consumi in sostituzione degli attuali trasferimenti agli enti locali (la scelta di compartecipazione su Iva ed accise sugli oli minerali appare territorialmente più equilibrata);
3. Istituire un Fondo nazionale perequativo senza vincoli di destinazione per i territori con minore capacità fiscale per abitante.
4. Prevedere risorse aggiuntive per “interventi speciali”, onde rimuovere squilibri sociali, considerando il welfare locale un fattore dello sviluppo.
5. Prevedere forme di “imposte di scopo” per opere e servizi socio-assistenziali aggiuntivi, anche con addizionali facoltative decise con maggioranze qualificate o forme di partecipazione dei cittadini.
3 agosto 2003
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