SICUREZZA E DIFESA

RASSEGNA STAMPA

Il Giornale di Vicenza
2 febbraio 2017
Nicola Negrin

Il decreto è stato siglato dal presidente degli Stati Uniti ed è indirizzato al Governo federale: coinvolge sia gli americani che gli italiani
Da Washington a Vicenza:
Ederle e Del Din, Trump blocca le assunzioni

Dalla Casa Bianca è stato inviato un ordine esecutivo che dispone lo stop a tutti i nuovi contratti riguardanti i dipendenti civili

VICENZA - In Italia lo chiamerebbero "blocco temporaneo delle assunzioni", Donald Trump ufficialmente lo definisce "Hiring freeze" che tradotto significa: assunzioni congelate. E non è di certo un modo di dire, ma un ordine che è stato messo nero su bianco in un memorandum scritto e firmato dal nuovo presidente degli Stati Uniti il 23 gennaio e indirizzato a tutti i responsabili dei dipartimenti e delle agenzie governative. Un foglio di due pagine che è stato siglato nello Studio Ovale della Casa Bianca e che è stato inviato anche Oltroceano. Destinatari: gli uffici amministrativi della caserma Ederle che nei giorni scorsi si sono visti recapitare quasi inaspettatamente quell'ordine esecutivo che di fatto impedisce di assumere nuovo personale, americano o italiano, che non sia militare.
L'ORDINE ESECUTIVO. Lo aveva annunciato nel suo contratto con gli elettori americani e non appena si è insediato a Washington non ha perso tempo. Tre giorni dopo l'arrivo alla White House, Trump ha firmato il decreto ad efficacia immediata (che non deve passare, cioè, per il Congresso) in attesa di un piano a lungo termine affidato al direttore dell'ufficio per la gestione e il bilancio. L'ordine esecutivo - che è passato quasi sotto traccia rispetto ad altre questioni come l'accordo commerciale transpacifico (Tpp) o il muro al confine con il Messico - parla chiaro: "Con questo congelamento - scrive Trump - nessuna posizione vacante esistente fino al 22 gennaio 2017 può essere coperta e non possono essere create nuove posizioni, ad esclusione di alcune circostanze limitate".
DA WASHINGTON A VICENZA. Il memorandum è stato inviato non solo ai vertici federali statunitensi ma anche a Vicenza, precisamente in viale della Pace, indirizzato alla caserma Ederle, dove si trovano gli uffici amministrativi. Le due pagine sono state riposte sul tavolo dei responsabili del personale che hanno ovviamente risposto agli ordini, bloccando qualsiasi assunzione e qualsiasi trasformazione di contratti a tempo determinato in tempo indeterminato, sia alla Ederle che alla Del Din. Anche chi aveva appuntamento in caserma nei giorni scorsi, ma era stato convocato ben prima della firma dell'ordine esecutivo, è stato fermato. Tutto congelato. O quasi. "Questo ordine - si legge - non include e non si applica al personale militare". E può non essere rispettato nel caso sia necessario "adempiere a questioni riguardanti la sicurezza nazionale o i responsabili della pubblica sicurezza".
IL FUTURO INCERTO. Militari non vuol dire, ovviamente, civili, siano essi americani o italiani. Da qui la preoccupazione iniziata a serpeggiare in questi giorni tra Ederle e Del Din. Complessivamente sono circa 900 i dipendenti italiani occupati nelle basi, mentre un'altra ottantina sono a tempo determinato; per loro il futuro è incerto. Cinquecento circa, invece, gli americani che ricoprono posizioni non militari in negozi, palestre, cinema o fast food.

RASSEGNA STAMPA

Il Giornale di Vicenza
3 febbraio 2017
m. sc.

Le reazioni allo stop
Assunzioni nelle caserme Usa:
"Trump rispetti gli accordi"

Il presidente ha congelato i nuovi contratti alla Ederle e alla Del Din. Consiglio (Cisl): "Vedo schiarite". Cattaneo: "Il lavoro è nei patti"

VICENZA - "Stiamo con le antenne ben alzate, ma confidiamo che la situazione tornerà presto alla normalità: c'è già qualche spiraglio di luce". Cerca di tenere i nervi saldi e non vuole "che il trumpismo diventi un'ossessione", Raffaele Consiglio, segretario provinciale della Cisl. Il congelamento delle assunzioni firmato dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump il 23 gennaio è un ordine esecutivo che riguarda tutti i dipartimenti e le agenzie governative: dispone lo stop di tutti i nuovi contratti riguardanti dipendenti civili, e si applica anche al di fuori dei confini americani, nella fattispecie anche a Vicenza, nelle caserme Ederle e Del Din. Una doccia fredda per i dipendenti, ma soprattutto un campanello d'allarme per chi considerava e continua a considerare che l'insediamento americano in città si fondi (anche) su un patto con la comunità locale che contempla anche la creazione di opportunità di lavoro.

Il segretario Consiglio cerca ora di circoscrivere la questione: "Noi non possiamo pensare di condizionare la politica del presidente degli Stati Uniti - premette Consiglio -. Ciò che possiamo fare e che facciamo è operare per capire gli sviluppi concreti del provvedimento firmato dal presidente Trump. Qualcosa di simile è accaduto anche in passato in occasione di avvicendamenti alla guida del Paese, perciò manteniamo serenità. Anche perché - argomenta Consiglio, che proprio ieri era alla Ederle per un incontro già programmato - mi è stato riferito che il "congelamento" delle assunzioni sarebbe già stato allentato, e sembra che sette posizioni lavorative siano state stabilizzate in questi giorni".
Un segnale che però ora ne attende degli altri. "Nei posti di lavori all'interno delle basi americane - osserva Consiglio - c'è una responsabilità sia del governo Usa, che poggia su uno storico patto con la comunità vicentina, sia del governo italiano, visto che ha avallato nelle logiche della politica estera e di difesa questo insediamento. C'è un patto da rispettare, ma sono convinto che sarà rispettato".
"La notizia della decisione del presidente Trump di congelare tutte le assunzioni, sia di civili americani che italiani, ha creato turbamento e preoccupazione anche a Vicenza", afferma Roberto Cattaneo, capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale e dipendente della Ederle. "Va ricordato che nelle compensazioni per la creazione della seconda base in Vicenza esiste un accordo bilaterale tra gli Usa e l'Italia riferito alle assunzioni di personale italiano. Un trattato e un accordo che va a mio avviso assolutamente rispettato".
Cattaneo, che è anche consigliere provinciale annuncia che chiederà al presidente della Provincia Achille Variati "di produrre un ordine del giorno da sottoporre al voto del Consiglio, affermando la richiesta di rispetto degli accordi sottoscritti dal nostro Governo e da quello degli Stati Uniti d'America. Ordine del giorno da trasmettere, tramite l'Ambasciata americana al Presidente Trump. Contemporaneamente esprimo una cauta speranza che venga compreso dai vertici americani che il congelamento delle assunzioni non può essere sostenuto per lungo tempo dovendo le caserme interessate essere costantemente operative. Per questi motivi mi auguro che la situazione verrà sbloccata in tempi ragionevolmente brevi".

sommario

sd-rs-006
9 febbraio 2017
scrivi al senatore
Tino Bedin