SICUREZZA E DIFESA
Decisamente contrario il senatore Tino Bedin
"Si vuole far entrare la Repubblica di Salò
nella storia italiana"

Il riconoscimento dei repubblichini sarebbe "un'offesa ai militari finiti nei lager tedeschi"

"Ha apparentemente un taglio minimalista", dice il senatore Tino Bedin a proposito del disegno di legge di Alleanza Nazionale sul riconoscimento dei militari della Repubblica di Salò. "Sotto però c'è la volontà di riconoscere proprio la Repubblica di Salò come parte della storia italiana. Questo è contrario alla storia vera dell'Italia ed è contrario alla Costituzione", commenta il capogruppo della Margherita in Commissione Difesa del Senato.
"Al di là delle vicende private e personali - continua il senatore Tino Bedin - i reparti repubblichini collaborarono con l'esercito tedesco e parteciparono alle operazioni di rastrellamento e di rappresaglia, alla deportazione di cittadini ebrei e alle torture ai combattenti della libertà. Come può dunque il servizio prestato nelle formazioni della Repubblica sociale essere riconosciuto regolare, alla stregua dei militari italiani che obbedivano al governo legittimo e che, catturati dopo l'8 settembre, rifiutarono di collaborare con il nemico e finirono nei campi di prigionia e di sterminio? Non ci può essere nessun riconoscimento neppure formale: finirebbe con il negare il sacrificio di chi ha scelto l'Italia e la libertà".

10 febbraio 2005


11 febbraio 2005
sd-129
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Tino Bedin