Nell'ambito della discussione sulla legge Finanziaria per il 2005 il senatore Tino Bedin ha presentato in commissione Bilancio del Senato un ordine del giorno sulle mine antipersona.
Premesso che:
- in almeno ottantadue Paesi le mine antipersone lasciate in eredità da conflitti spesso ormai lontani continuano a provocare effetti disastrosi e di lungo periodo sulla sicurezza, la salute, l'agricoltura, l'ambiente, l'economia e le possibilità di sviluppo di popolazioni spesso già impoverite da altri fattori;
- ogni anno si registrano quasi 20.000 nuove vittime di mine, l'85% delle quali sono civili e il 20% bambini;
- l'Italia è stata tra i leader mondiali nella produzione di questi ordigni e la presenza di mine italiane in Paesi quali Afghanistan, Angola, Cambogia, Iraq, Mozambico, Somalia, ex Jugoslavia continua a mettere in pericolo la popolazione civile e ad ostacolare la ripresa post-bellica;
- la dotazione stanziata ai sensi delle Legge 58/2001 (istitutiva del Fondo per lo Sminamento Umanitario, approvata dal Parlamento praticamente all'unanimità) per le attività umanitarie contro le mine (bonifica, educazione al rischio mine, assistenza alle vittime) per il periodo 2004-2006 è stata dimezzata rispetto al triennio precedente pur a fronte di una perdurante situazione di emergenza in decine di Paesi;
- il Ministero degli Affari Esteri ha quantificato la cifra necessaria per fare fronte a tale emergenza in 36 milioni di euro su base triennale (contro 17.746.000 stanziati per il triennio 2004-2006);
- si celebrerà quest'anno, nel quinto anniversario della sua entrata in vigore, la prima conferenza di revisione del Trattato di Ottawa per la messa a bando delle mine antipersona, che conta oggi 142 Stati parte, impegnati - sul fronte politico e su quello finanziario - nella lotta per liberare il mondo dalle mine;
il Senato, tenuto conto dei vincoli di bilancio per la Legge Finanziaria 2005, ritenendo che questo problema vada comunque tenuto conto nel futuro, impegna il Governo:
- a inserire nella Finanziaria 2006 fondi sufficienti a garantire un adeguamento degli stanziamenti destinati al Fondo per lo Sminamento Umanitario alle effettive necessità delle popolazioni colpite ed alla responsabilità umanitaria del nostro Paese in quanto ex produttore di mine;
- a rinnovare, in occasione della conferenza di revisione del Trattato di Ottawa, che si celebrerà a Nairobi dal 29 novembre al 3 dicembre 2004, il proprio impegno concreto, anche a livello finanziario, a contribuire alla eliminazione della minaccia rappresentata dalle mine nel mondo;
- a ribadire l'opportunità che in ogni sede l'Italia si adoperi affinchè tutti i paesi sottoscrivano il Trattato di Ottawa.
26 novembre 2004
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