SICUREZZA E DIFESA
Interpellanza ai ministri degli Esteri e della Difesa
I servizi segreti palestinesi
addestrati dagli italiani?

Con Israele anche un accordo sulla vendita di armamenti

Il senatore Tino Bedin è tra i firmatari di una interpellanza urgente promossa dal senatore Francesco Martone, del Gruppo Verdi-L'Ulivo, relativa al Memorandum d'Intesa tra la Repubblica italiana e lo Stato d'Israele per la cooperazione militare e nel settore della difesa. L'interpellanza è indirizzata ai ministri della Difesa e degli Esteri, oltre che al presidente del Consiglio. Tra gli altri promotori dell'iniziativa ci sono i senatori De Zulueta, Malabarba e Pagliarulo.

Il Senato,
considerato il testo del Memorandum d'Intesa tra la Repubblica italiana e lo Stato d'Israele per la cooperazione militare e nel settore della difesa (A.S. 3181 attualmente all'ordine del giorno per la ratifica in Senato, e secondo il quale tale Memorandum d'Intesa è un accordo generale quadro "che regola la cooperazione tra le parti nel settore della difesa");
considerato quanto scritto dal quotidiano israeliano Maariv, in merito alla visita di stato del ministro degli esteri dello Stato d'Israele Shaul Mofaz, in Italia in data 18 novembre 2004;
considerato quanto scritto dal sito web Debka Files, in merito all'accordo tra Italia e Israele di investimento di 181 milioni di dollari in tecnologie di interdizione, sorveglianza e guerra elettronica, nonché in merito alla volontà statunitense di coinvolgere l'Italia in Cisgiordania e Gaza e segnatamente nell'addestramento dei servizi di sicurezza palestinesi;
considerato quanto riportato nella stampa italiana, dal quotidiano "il manifesto" e dal settimanale "Diario", a proposito dell'evacuazione di "consiglieri militari" israeliani dalla Costa d'Avorio, nei giorni dei combattimenti tra le truppe ivoriane e il contingente francese presente nel paese africano come forza di interposizione e indicata dallo stesso Debka Files come esempio di cooperazione tra i servizi segreti di Italia e Israele;
considerate le indubbie ripercussioni politiche che un tale accordo potrà avere nella delicata fase di transizione seguente alla morte di Yasser Arafat ed alla vigilia delle elezioni politiche nei Territori Occupati;
sottolineando l'impatto che tale accordo bilaterale può provocare sulle prospettive di un'iniziativa diplomatica europea in sostegno alla "Road Map" verso una soluzione al conflitto israelo-palestinese negoziata tra le parti in causa;

chiede ai Ministri indicati di far sapere:
- se rispondano al vero le notizie relative all'accordo di collaborazione per 181 milioni di dollari di investimenti nel settore della guerra elettronica;
- quali chiarimenti i ministri competenti siano in grado di fornire circa la vicenda dell'evacuazione dei consiglieri militari israeliani dalla Costa d¹Avorio, evacuazione protetta e organizzata dall'ambasciata italiana in loco;
- ulteriori e completi dettagli circa tutti gli aspetti del memorandum d¹Intesa tra Italia e Israele per la cooperazione militare e nel settore della difesa;
- se il governo sia a conoscenza dell'intenzione statunitense di coinvolgere l'Italia nella gestione dei servizi di sicurezza palestinesi e se sì, quando ritenga opportuno informarne il parlamento;
se non sia il caso, viste le implicazioni strategiche e geopolitiche delle notizie richiamate che il ministro degli esteri e il ministro della difesa vengano a riferire alle competenti commissioni del Senato;
come spiega il Governo il fatto che l'accordo nel settore della difesa e della cooperazione militare tra Italia ed Israele di cui sopra sia stato concluso prima ancora della avvenuta ratifica parlamentare ed entrata in vigore del Memorandum d'Intesa, considerando che tale ratifica si rende necessaria, come riportato dalla relazione all'A.S.3181 "per dare attuazione legislativa a tale Memorandum d'Intesa".

2 dicembre 2004


2 dicembre 2004
sd-126
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Tino Bedin