SICUREZZA E DIFESA
I disegni di legge fermi in Commissione Difesa dal 3 marzo
Il senatore Tino Bedin ottiene la discussione
sul finanziamento alle associazioni patriottiche

Un ruolo non solo di memoria ma anche culturale e sociale

"Sono sette mesi che i disegni di legge sul finanziamento delle associazioni combattentistiche e d'arma sono scomparsi dall'ordine del giorno della Commissione Difesa del Senato. Apparentemente non ci sono né ragioni politiche (i disegni di legge sono firmati da senatori di molti gruppi), né ragioni finanziarie (finora il governo non ha detto nulla in merito). Credo sia giusto dare una risposta a queste associazioni e per questo i disegni di legge vanno ripresi". Questa la richiesta fatta in Commissione Difesa dal senatore Tino Bedin, capogruppo Margherita-L'Ulivo. Il presidente Contestabile ha riconosciuto fondata l'osservazione del senatore Bedin ed ha proposto alla commissione, che l'ha accolto, l'inserimento dell'argomento all'ordine del giorno della seduta di mercoledì 20 ottobre.
"L'ultima volta che se ne è discusso - ha ricordato il senatore Tino Bedin - è stato il 3 marzo scorso. Nel frattempo il governo ha proceduto alla ripartizione dei contributi sulla base della legge esistente, apportando tagli superiori al cinquanta per cento rispetto alle risorse previste dalla legge. Il fatto è che il governo ha tentato una giustificazione proprio richiamando lo stallo della discussione sulla materia in Senato. Anche per smascherare questo trucco occorre che la Commissione Difesa riprenda l'esame e si passi alle votazioni: allora si capirà se davvero c'è l'unanimità o se l'imboscamento del disegno di legge nasconde divergenze. Lo vedremo subito il 20 ottobre con il ritmo che la maggioranza darà alla discussione".
Nel corso del suo intervento il capogruppo Margherita-L'Ulivo ha anche ricordato che "le associazioni combattentistiche e d'arma non assolvono solo ad un importante servizio di memoria collettiva, ma svolgono attività culturali e di assistenza che se venissero meno ridurrebbero ulteriormente la complessiva offerta sociale già compromessa dai tagli operati dal bilancio dello Stato e ulteriormente aggravati dalla nuova legge Finanziaria".

13 ottobre 2004


14 ottobre 2004
sd-121
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Tino Bedin