Al termine del cammino parlamentare del disegno di legge di modifica delle legge 185 sul commercio delle armi sono giunti al senatore Tino Bedin una serie di messaggi. Ne pubblichiamo alcuni.
Luca Minardi - Grazie per le mail. Vorrei approfittare, se posso, di un momento della sua
disponibilità per chiederle quali sono i motivi che la maggioranza addurrebbe, almeno ufficialmente, a fronte dell'improvvisa esigenza di secretare le transazioni di sistemi d'arma.
19 giugno 2003
Carlo Lodi - Grazie Senatore, grazie per il Suo nobile impegno, per tenerci informati dei fatti e per il Suo impegno futuro. Sono certo che, oltre al mio personale, potrà contare sull'appoggio e sul consenso di tante persone che, come Lei, hanno a cuore i valori che Lei difende.
17 giugno 2003
Massimo Bosco, partito dei Verdi di Vicenza - La ringrazio dell'impegno assunto in questi mesi per tentare in qualche modo di salvaguardare la Legge 185 Purtroppo contro questa destra c'è poco da fare se non metterla in minoranza al Parlamento, altrimenti siamo destinati a soccombere sempre; intanto però le leggi vengono predisposte e poi per cambiarle ci vogliono anni. Ho letto con molto interesse i suoi interventi sull'argomento; se vuole gentilmente continuare a inviarmene degli altri su tematiche vicine, mi farò
carico di diffonderle anche ad altre persone.
16 giugno 2003
Daniela Andrisano - Grazie per il lavoro svolto che comunque non rimarrà inutile: è la speranza di chi semina su terreni difficili. Auguri!
15 giugno 2003
Giovanni Susini - Caro Tino, ho diffuso la dichiarazione di padre Zanotelli sulla legge 185 allo scopo di segnalare anche ad altri amici della Margherita, la reazione di un ascoltata "voce" di un mondo al quale occorrerebbe prestassimo, a mio modesto avviso, una qualche maggior attenzione anche in sede locale, senza obbligo, ovviamente, di doverne condividere del tutto il pensiero.
14 giugno 2003
Chiara Crivellari - Ho letto con molto interesse la tua lettera sull'approvazione della legge sulle armi: sono indignata dal comportamento dei nostri parlamentari! Tieni duro.
14 giugno 2003
Daniele Ronzoni - Egregio Senatore, ho letto con piacere la sua lettera del 13.06 e ho trovato ancora una volta il suo impegno e la sua onestà intellettuale anche nel rilevare gli errori (questa volta molto gravi) del suo partito. In questi tempi di yes man è un piacere trovare un parlamentare fedele ai propri principi e agli impegni assunti con i suoi elettori. Grazie per tutto quello che ha fatto e auguri per le prossime "battaglie".
13 giugno 2003
Yuri Artioli - Ringraziandola per il suo impegno, mi permetto di far notare che se è vero
che "la maggioranza di Destra ha vinto perché aveva i numeri, non perché aveva ragione", certo anche la maggioranza del suo partito non aveva ragione ad astenersi.
13 giugno 2003
Don Renato - È fatta... La legge 185/90 sul controllo del commercio delle armi
"è sistemata"... Magari quando si parla di successi per il "made in Italy"
e per le esportazioni sarebbero auspicabili altri successi...
Colpa di chi? Visto come hanno votato sia maggioranza che opposizione dobbiamo amaramente commentare: abbiamo i politici che ci meritiamo.
8 giugno 2003
Federico Vidic - Caro senatore Bedin, nella lista di discussione dei giovani Margherita trovo un certo fermento e disinformazione riguardo alle lotte dei nostri parlamentari per la 185.
7 giugno 2003
Francesco - Ed essi dissero: "Signore, ecco qui due spade". Ma egli rispose "Basta!" (Luca 22,38).
6 giugno 2003
Ada Vendrame - Sono Ada Vendrame del circolo La Margherita di Conegliano. Ho trovato questa notizia su Il Manifesto 04/06/03: "Via libera definitivo alla riforma della legge 185 sull'esportazione di armamenti, una conquista del movimento pacifista Addio ai controlli e alla trasparenza Contrari Ds, Verdi e Prc. Ma la Margherita si astiene, lo Sdi e Mattarella votano sì". Vorrei avere chiarimenti, se possibile, magari dal sen. Tino Bedin che di tale questione si è lungamente occupato. Grazie.
5 giugno 2003
19 giugno 2003
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