DI SIENA, BEDIN - Premesso che
il capo del Governo ha più volte dichiarato, anche presso il Senato della Repubblica, che la guerra in Irak è stata causata dalla necessità di neutralizzare le armi di distruzione di massa del regime iracheno;
il Presidente del Consiglio ha testualmente affermato in Parlamento che "il Rapporto Powell dimostra drammaticamente quanto sia attuale e urgente prevenire con mezzi adeguati il rischio costituito da armi di distruzione di massa nelle mani di chi ha dimostrato di saperle usare";
nei giorni scorsi esponenti dell'Amministrazione USA hanno ammesso che non sono state trovate armi chimiche, batteriologiche o nucleari nel territorio iracheno e che la guerra è stata voluta da suddetta Amministrazione per indurre un cambio di regime politico del Paese e ridisegnare la presenza americana nell'area;
ormai anche il Presidente Bush ammette che "potrebbe essere appropriata" un'indagine parlamentare sull'attendibilità delle informazioni ottenute dalla CIA;
si chiede di sapere
se il Governo fosse a conoscenza dei motivi reali all'origine del conflitto iracheno e, nel caso, per quali motivi non abbia ritenuto di informare adeguatamente il Parlamento;
per quali motivi il Presidente del Consiglio abbia ritenuto di dare credito al Rapporto Powell nonostante il capo degli ispettori ONU avesse messo in dubbio per tempo le prove fornite in quel rapporto;
per quali motivi il Governo abbia appoggiato politicamente e logisticamente la guerra in Iraq, atteso che le ragioni di quella guerra non risiedevano, per esplicita ammissione dell'Amministrazione Bush, nella necessità di eliminare il pericolo rappresentato dal regime iracheno per la sicurezza internazionale;
12 giugno 2003
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