SICUREZZA E DIFESA

Un ordine del giorno di garanzia accolto dal governo
Il comandante italiano in Afghanistan
deve poter porre limiti al ricorso alla forza

Il governo dovrà riferire ogni tre mesi in Parlamento

In commissione Difesa i senatori Bedin e Lavagnini hanno presentato un ordine del giorno simile a quello già presentato alla Camera dal gruppo Margherita-L'Ulivo. Due i punti fondamentali: la chiarezza sul comando delle truppe italiane in Afghanistan ed il continuo coinvolgimento del Parlamento nell'evoluzione della missione. Il governo ha dato parere favorevole all'ordine del giorno e la commissione lo ha approvato. Il 12 marzo 2003 il Senato ha discusso ed approvato il decreto-legge 20 gennaio 2003, n. 4, che contiene "Disposizioni urgenti per la prosecuzione della partecipazione italiana ad operazioni militari internazionali. Modifiche al codice penale militare di guerra", con inserito questo ordine del giorno.

ordine del giorno di Tino Bedin
capogruppo Margherita-L'Ulivo in commissione Difesa

Il Senato,
- confermato il pieno sostegno allo svolgimento delle numerose e complesse operazioni di mantenimento e ristabilimento della pace che vedono impegnate le Forze armate italiane;
- ribadita l'opportunità della partecipazione italiana alla lotta contro il terrorismo internazionale, la cui minaccia permane grave e rivolta contro tutta la comunità internazionale;
- apprezzate le difficili circostanze ambientali ed operative nelle quali avrà luogo la missione degli alpini conferiti dall'Italia al comando che gestisce la campagna contro il terrorismo internazionale in Afghanistan;
-osservando che, stando alle dichiarazioni rese finora dal Governo, le regole d'ingaggio cui si atterrà il nostro contingente in via di rischieramento nell'area di Khost verranno determinate bilateralmente con il comando della coalizione prima del cosiddetto "trasfer of authority" in favore del comando di coalizione,

impegna il Governo:
- ad impartire direttive più idonee a valorizzare l'utilizzo dell'organizzazione militare italiana con particolare riferimento ai rapporti con la popolazione locale;
- a stabilire limiti chiari nel ricorso alla forza da parte dei nostri soldati, in modo che sia sempre proporzionale all'entità della minaccia da scongiurare e all'obiettivo da conseguire, anche allo scopo di permettere più facilmente al comandante italiano in teatro di individuare la soglia oltre la quale gli ordini del comando di coalizione eccedono le regole d'ingaggio concordate;
- ad assicurare nell'ambito della coalizione un particolare e pieno sostegno logistico, aereo e di sicurezza al nostro contingente, che dipenderà per questi aspetti cruciali dalla cooperazione con i mezzi della coalizione;
- a riferire al Parlamento con cadenza trimestrale, sull'attività operativa del nostro contingente terrestre impegnato in "Enduring Freedom".

12 marzo 2003

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19 marzo 2003
sd-087
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