SICUREZZA E DIFESA

Devono essere chiari i limiti del ricorso alla forza e i rapporti con la popolazione
Servono garanzie al comandante italiano
degli alpini in Afghanistan

Un ordine del giorno del senatore Bedin accettato dal governo

Nel corso del dibattito in commissione Difesa sul decreto legge relativo alle missini militari internazionali dell'Italia il senatore Tino Bedin ha presentato un ordine del giorno per richiamare il governo a precisi impegni con il parlamento relativamente all'impiego dei militari italiani del contingente Nibbio in Afghanistan. Due in particolare le esigenze che il senatore Bedin e il senatore Severino Lavagnini hanno sostenuto in sintonia con quanto fatto alla Camera dal gruppo Margherita-L'Ulivo: la chiarezza sul comando delle truppe italiane in Afghanistan ed il continuo coinvolgimento del Parlamento nell'evoluzione della missione.
Il governo ha dato parere favorevole all'ordine del giorno e la commissione lo ha approvato.

Il Senato,

confermato il pieno sostegno allo svolgimento delle numerose e complesse operazioni di mantenimento e ristabilimento della pace che vedono impegnate le Forze armate italiane;
ribadita l'opportunità della partecipazione italiana alla lotta contro il terrorismo internazionale, la cui minaccia permane grave e rivolta contro tutta la comunità internazionale;
apprezzate le difficili circostanze ambientali ed operative nelle quali avrà luogo la missione degli alpini conferiti dall'Italia al comando che gestisce la campagna contro il terrorismo internazionale in Afghanistan;
osservando che, stando alle dichiarazioni rese finora dal Governo, le regole d'ingaggio cui si atterrà il nostro contingente in via di rischieramento nell'area di Khost verranno determinate bilateralmente con il comando della coalizione prima del cosiddetto "trasfer of authority" in favore del comando di coalizione;

impegna il Governo

ad impartire direttive più idonee a valorizzare l'utilizzo dell'organizzazione militare italiana con particolare riferimento ai rapporti con la popolazione locale;
a stabilire limiti chiari nel ricorso alla forza da parte dei nostri soldati, in modo che sia sempre proporzionale all'entità della minaccia da scongiurare e all'obiettivo da conseguire, anche allo scopo di permettere più facilmente al comandante italiano in teatro di individuare la soglia oltre la quale gli ordini del comando di coalizione eccedono le regole d'ingaggio concordate;
ad assicurare nell'ambito della coalizione un particolare e pieno sostegno logistico, aereo e di sicurezza al nostro contingente, che dipenderà per questi aspetti cruciali dalla cooperazione con i mezzi della coalizione;
a riferire al Parlamento con cadenza trimestrale, sull'attività operativa del nostro contingente terrestre impegnato in "Enduring Freedom".
BEDIN, LAVAGNINI

26 febbraio 2003

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2 marzo 2003
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