SICUREZZA E DIFESA

Il sottosegretario alla Difesa ha paura della maggioranza
Armi: il Senato non bada a Berselli
Alla minaccia del voto di fiducia, risponde con il rinvio

di Tino Bedin senatore dell'Ulivo

Oggi è mercoledì 19 febbraio, il D-Day del sottosegretario alla Difesa Ed-mondo Berselli, che sembra l'unico rimasto a sparare cannonate contro la legge 185 del 1990 sul commercio delle armi. Aveva preannunciato addirittura che il governo avrebbe posto il voto di fiducia se mercoledì 19 il Senato non avesse ap-provato le modifiche proposte dal governo. Il Senato non gli ha nemmeno bada-to: ha cancellato non solo dall'ordine del giorno di oggi, ma dai lavori della setti-mana il disegno di legge che peggiora le norme sull'industria della Difesa. Se ne riparla la prossima settimana, non prima di mercoledì.
Anche in questa occasione il sottosegretario Berselli ha dimostrato di essere isolato o comunque di non avere rapporti con la sua maggioranza. Lo si era visto durante il dibattito in commissione Esteri e Difesa: la maggioranza ha lo ha la-sciato solo, non ha mai partecipato né al dibattito né alla votazioni; ha fatto, a suo modo, ostruzionismo.
Ora sono mesi che il disegno di legge appare e scompare dall'ordine del gior-no del Senato. Mesi utili: l'attività dei parlamentari dell'Ulivo, l'azione diretta della Campagna per la difesa della 185 non si sono fermate e hanno creato fi-nalmente dibattito all'interno della maggioranza. Ci sono iniziative di verifica chieste dall'Udc. Tutto quello che può servire al miglioramento della proposta del governo è da noi valutato positivamente, senza rivendicazioni di primogeniture.
E' stato evidentemente questo dibattito nella maggioranza che ha fatto gri-dare al sottosegretario Berselli che era pronto il voto di fiducia. Non ha fatto molta impressione alla sua maggioranza. Il voto di fiducia infatti sarebbe solo uno strumento contro la maggioranza; per l'opposizione infatti è già provveduto con la tagliola del tempo contingentato (5 ore per motivare le ragioni di dissenso, 3 ore per votare) e quindi non ci potrà fare ostruzionismo. Ma è l'ostruzionismo della sua maggioranza a infastidire Berselli.

19 febbraio 2003

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19 febbraio 2003
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